Tells e psicologia nel poker

Creato il 08 ottobre 2011 da Sportnutrizione

Questo articolo è rivolto a chi come me crede che il gioco del poker non sia solo legato al fattore “C”.

Da diversi anni ormai chi nell’ambito sportivo intende emergere e ottenere performance di alto livello sa che deve unire la preparazione tecnico-atletica con quella psicologica.  in molte discipline sportive, per non dire tutte, esiste un vero e proprio staff di professionisti che prepara gli atleti a tenere il giusto atteggiamento psicologico ad ogni avvenimento sportivo.

Chiaramente nel poker non è fondamentale la preparazione fisica, mentre quella mentale deve necessariamente essere portata al massimo livello! Questa disciplina, in quest’ottica, può essere tranquillamente paragonata a quella degli scacchi.

il poker presenta una considerevole serie di richieste mentali, principalmente legate ai processi di decisione, che avvengono in condizioni di incertezza (a livello sia delle informazioni che dipendono dalle carte, sia delle informazioni che derivano dagli avversari, cioe i famosi TELLS) e di forte pressione temporale (dato che la decisione sulla giocata va comunque data in tempi brevi, sopratutto online).

Questi due aspetti (incertezza e pressione temporale), insieme ad altri che variano in funzione dei tipi di specialità e di formula torneo, impongono al giocatore notevoli richieste in termini di prestazione. Si pensi anche solo alla possibilità di gestire in modo ottimale le proprie energie fisiche e mentali in caso di tornei come EPT o WSOP, in cui si gioca per molte ore al giorno e per più giorni consecutivi.

memorizziamo quindi questi due aspetti:

Psicologia ( gestione delle decisioni al tavolo durante tutta la durata di un torneo )

Tells ( informazioni percepite dagli avversari )

Nel poker sentirete spesso parlare di “Tells”, ma cosa sono esattamente?

I “tells” sono per definizione un particolare manierismo, o modifica nel comportamento di un giocatore che potrebbe “suggerire” agli altri giocatori la mano, o la strategia del giocatore.

Se un giocatore impara come interpretare questi indizi, avrà un ovvio vantaggio quando si tratta di prendere le decisioni giuste al tavolo da poker. Alcuni giocatori possono per esempio avere le mani che tremano quando hanno una mano eccezionalmente forte, il che indica che è un momento buono per lasciare una mano debole.

Notare possibili indizi o modelli comportamentali del proprio avversario può certamente darti un vantaggio. Essi devono comunqe essere usati con molta cautela, poiché molti giocatori esperti tenteranno di fornire indizi fasulli solo per ingannarti.

Facciamo alcuni esempi sui più classici tells:

1) Mani tremanti o respiro rapido: possono essere dovuti a un picco di adrenalina dopo aver preso delle buone carte o ad aver ricevuto un flop molto favorevole.

2) Ri-controllare le carte dopo il flop: se il flop contiene tre carte per un colore o una scala, i giocatori che ricontrollano le carte coperte probabilmente non hanno una mano fatta, ma stanno controllando se hanno un progetto.

3) Dare un’occhiata alle proprie chips: i giocatori che guardano le loro carte coperte e poi guardano inconsapevolmente le loro chips si stanno forse preparando a fare una mossa con una mano forte.

4) Fare molta attenzione all’azione pre-flop: i giocatori che improvvisamente diventano molto interessati a quello che succede prima del flop solitamente possiedono una mano molto giocabile.

5) “Forte significa debole e debole significa forte”: molti giocatori agiscono con fiducia o cercano di guardare di sottecchi i loro avversari quando bluffano, e rispettivamente agiscono da “deboli”, timidi o non interessati quando hanno una mano eccellente.



Esistono molti altri tells che descrivono situazioni di incertezza o sicurezza in un individuo. Ognuno di questi diventa un vero e proprio biglietto da visita del nostro avversario. Cerchiamo nel più breve tempo possibile di captare la caratteristica del nostro antagonista nelle verie situazioni di gioco e assegnargli i tells che lo mettono allo “scoperto”.

Con una buona gestione dei tells, la vostra presenza al tavolo da poker acquisterà forza, in un certo senso per i vostri avversari sarà come giocare a carte scoperte.

Molti professionisti utilizzano i tells per aumentare le proprie possibilità al tavolo.

C’è chi ne ha fatto la propria filosofia di vita, come ad esempio Mike Caro ( foto ) .

Ancor prima dell’esplosione mediatica del poker, lui era una celebrità. Un genio, lo definavano in molti. Il genio pazzo del poker per l’esattezza ( The Mad Genius of Poker, Crazy Mike ).

E’ considerato da tutti una delle più grosse autorità in materia di strategia al tavolo verde, psicologia e statistica. E’ stato autore di oltre sette libri in materia di scommesse e poker tra i quali il più famoso è sicuramente Mike Caro’s Book of Tells, considerato una vera e propria bibbia per coloro i quali vogliono approfondire la lettura dei propri avversari basandosi sui semplici meccanismi di osservazione dei movimenti del corpo e della psicologia umana.


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