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Tema: Capire la lingua

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SvolgimentoTema: Capire la linguaNon c'è lingua migliore di quella del vitello, mia madre la cucina benissimo, da sempre, con una ricetta speciale della sua famiglia. Se la tramandano di madre in figlia, con il passaparola, imparando a conoscerla sin da piccoli. La gente mangia anche altre interiora, la milza per esempio, che viene usata per imbottire focacce succulente, con formaggio o gocce di limone, una vera squisitezza. Al primo morso ha un po' la consistenza e l'aroma del fango, poi ti abitui e la mangi più volentieri. Ma la lingua migliore è quella della tua famiglia, non c’è una lingua migliore. Impari a conoscerla da piccolo. Parole triturate impastate e ricostituite, pepé, brumbrù, cocò. Tutti le ripetono scandendo bene le sillabe, pensando che per un cucciolo di uomo, ancora incapace di camminare e di procacciarsi del cibo, siano più facili da capire e da imparare, come versi di animali. Il cucciolo impara i neologismi dei genitori dei nonni degli zii, ci impiega due anni, poi deve ricominciare daccapo, perché scopre che non è questo il modo reale di parlare con la gente. Non può chiedere alla commessa del negozio di abbigliamento accessori e pelletterie, Mi dia un paio di pepé misura quarantadue. Non si può andare dal dottore dicendo Dottore, mi aiuti, ho la bua qui. Curioso approccio con il mondo, tramite parole sconosciute e affascinanti. È la lingua che si parla nel mondo parallelo, la lingua che si parla ai bambini, ma i bambini per comunicare tra di loro non la usano, perché non la capiscono e non si capirebbero, come tanti bebé di Babele.Così si vorrebbe provare a codificarla, questa lingua, a tirarne fuori un vocabolario. Primo problema: questo modo di esprimersi non ha un nome, è uno slang, un dialetto, una lingua cifrata, per comodità chiamiamola Bambàsico. Bene. Il nuovissimo vocabolario Italiano-Bambàsico. Superato lo scoglio iniziale, risulta tutto più facile, i vocaboli bambasici fioriscono come capperi sul muretto, popò, pipì, memmé, perepé. Ne viene fuori un volumetto interessante, corredato da immagini esemplificative, che potrà essere distribuito, con l’interessamento degli enti preposti, presso le famiglie, le scuole dell’infanzia e in genere tutti i luoghi frequentati da bambini. Questo permetterebbe di superare l’ostacolo dell’incomunicabilità tra adulti e infanzia, causa di molte future problematiche, aiuterebbe il bambino a esporre con maggiore proprietà di linguaggio le richieste, le lamentele, le proposte. Bambini più felici e soddisfatti, genitori più rilassati. Su tutto, finalmente la possibilità enorme che viene data a tutti i bebé sotto i due anni di interagire, scambiarsi opinioni, e perché no, litigare ma civilmente e non tirandosi addosso i giocattoli duri e spigolosi. Meno spese per la Sanità, punti di sutura risparmiati, bambini felici, medici più rilassati e sereni. Come negare l’importanza fondamentale della lingua in una civiltà come la nostra. La migliore è quella della tua famiglia, non c’è una lingua migliore.RQ

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