Magazine Diario personale

Tema : Che cos'è l'amor ?

Da Svolgimento @svolgimento
Tema : Che cos'è l'amor ?Sez. Mi sono innamorato di te perchèSvolgimento Tema : Che cos'è l'amor ?L'amore che cos'è? Ne ho sentito parlare e tante volte ho concluso che l'amore non era quello.
Che cos'è l'amor? Oltre ad essere il titolo di una canzone del grande Vinicio.
L'amore, questa parola di cui si usa e si abusa, definendo amore ciò che amore non è.
L'amore è l'innominato, il personaggio di manzoniana memoria.
E se ho tanta difficoltà a dire cosa sia l'amore, sicuramente so che cosa non è.
Ma se mi mancano le definizioni, per una teorica come me, dove vado a parare?
Eppure, pur non sapendo definire l'amore, so che la mia vita ne è impregnata. Sono stata avvolta nell'amore, quello che cura, e sono cresciuta con un amore malato, quello che amore non è, quello che le ferite te le procura, profondi tagli purulenti che ti fanno crescere con la paura di lasciarsi amare. Perché ad amare è facile, forse. È lasciarsi amare il problema vero. Tu perdi il controllo e sei in mani diverse dalle tue, altre, straniere.

Amo la matematica, amo la poesia, amo la bellezza in generale. E questi "amori" non fanno male.
Amo i miei amici ventennali e non, appartenenti a quell'amicizia che il tempo non usura, ma rafforza.
Amo i miei familiari.
Amo i miei alunni.
E amo te. Ma ancora non te l'ho detto. In realtà, non ho mai detto "Ti amo" a nessuno. Per un sacro terrore dell'amore.
Ricordo che una volta, dall'alto della mia ingenuità, ti ho detto, con il fiato in gola e il cuore a mille: "Ho controllato su internet: ho tutti i sintomi. Mi sono innamorata di te."
E tu sei scoppiato a ridere. Che buffa che mi sono sentita. Per me innamorarsi equivaleva ad essere ammalata. E abbiamo riso insieme. E pian piano naufragavo in quegli occhi. Nei tuoi.
Sei la persona a cui mi sono più opposta, a livello inconscio. Tu eri per me un pericolo serio. Il pericolo dell'amore, quello vero.
Con te ho imparato a lasciarmi andare. Hai sentito il mio dolore profondo, hai ripercorso con me il mio inferno e non sei scappato, mi sei stato accanto e hai usato con me un tocco delicato, quel rispetto di chi entra in un tempio sacro in silenzio.
E quella paura folle pian piano si è rimpicciolita.
Perché in fondo tutti e due avevamo paura dell'amore: io di riceverlo, tu di darlo.
La poesia ci ha aiutato ad armonizzarci e a superare gli ostacoli. Insieme.
Perché l'amore è questo: un camminare affianco, insieme, rispettando i tempi e i ritmi dell'altro.
Non ti amo per i tuoi pregi. Ti amo per i tuoi difetti che ti rendono straordinariamente unico.
Ti amo perché con te sono ciò che desidero di essere.
In fondo, come ho scritto in una mia poesia, "io e te, rive diversimili di uno stesso lago", per questo ci intendiamo. Per questo ci amiamo.

Paola Toto



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog