Il personaggio della Maddalena viene presentato dagli altri evangelisti come un elemento di disturbo che corrompe l’atmosfera mistica intorno alla figura di Cristo, l’immagine che ne viene fuori è quella di una donna dedita a soddisfare in tutti i modi le voglie degli uomini. Lapidarla è quasi un atto dovuto, anche se non del tutto risolutivo. Il vero miracolo è un altro. Gesù e la Maddalena s’incontrano nel retro della Locanda delle Rape, le intenzioni della donna sono di convincerlo a raccogliere i suoi discepoli senza soldi e i bagagli di pelli ovine e ripartire al più presto dalla città, perché la loro presenza sta mandando in malora gli affari di lei Maddalena e delle altre donne. Il massimo che potrà fare sarà di concedersi a lui, dio volendo, come risarcimento per il disagio arrecato.- Donna, disse l’Uomo, (…) tu credi che l’offerta possa bastare a lenire una tale mortificazione, ma i tuoi occhi sono foderati di fette sottili di insaccato, questo non risolverà il problema di tutta la gente che mi segue. E poi io non voglio contatti impuri.- Allora cosa posso fare, Maestro?- Ascolta, portami un pesce e una pagnotta, poi spargi la voce che tutti si raccolgano sotto il porticato della locanda.- Ma, sono migliaia, non ce la farò con tutti.- Donna, ho detto solo di chiamarli.- Va bene, Maestro, che tipo di pesci preferisci? (…)Qui le pagine del vangelo apocrifo della Maddalena si fanno ingarbugliate, forse per l’opera di trascrizione successiva da parte dei traduttori amanuensi alpini non avvezzi al consumo frequente di pesce. Il termine originale usato infatti da Gesù è “Pesce” in senso generico, ma il traduttore ha voluto dare un valore aggiunto al testo arrovellandosi per determinare la specie esatta oggetto della richiesta, e si è incartato in una serie di errori di concetto dovuti all’inesperienza in campo ittico, ha scritto Tonno (Thinnus thinnus), poi Pescespada (Xiphias gladius), poi Sardina (Sardina pilchardus), addirittura Totano (Todarodes sagittatus), che risultano poi tutte specie marine.La specie più probabile risulta essere la carpa comune (Cyprinus carpio), pesce vile di fondale lacustre dal retrogusto fangoso, e la scelta di questo pesce sembra legata alla sua presenza nel lago di Tiberiade, che poi era l’unico luogo pescoso nella zona. (…) - Donna, mi disse toccandomi la spalla, da oggi in poi non sarai più costretta a vendere le tue grazie per il piacere degli uomini e per sostentare te e la tua famiglia, io ti dico che da domani sarai con me nel Regno dei cieli.A questa frase io inorridii e maledissi le mie amiche che mi avevano mandata come ambasciatrice davanti a un pazzo megalomane.- Maestro mio, la tua volontà mi sembra un vero spreco di risorse umane, non so se l’hai notato, ma io sono ancora molto giovane e piacente, sono abile e veloce nelle faccende domestiche e nella preparazione delle vivande più ricercate e succulente. Allora Egli mi guardò, mi toccò di nuovo la spalla, seguì piano la linea dei fianchi e si fermò all’ingresso della mafalda, meno male che non voleva contatto impuro. - Donna, disse con voce cavernosa, tutta questa doppia aggettivazione è certamente frutto di una trascrizione ridondante in uso tra gli amanuensi alpini, comunque hai ragione forse è meglio darti un’altra occasione, in verità ti consiglio di aprire un punto di ristoro per viandanti affamati, “Alla Maddalena”, potrebbe chiamarsi, “Vieni a Pranzo, Torni a Cena”, è cosa buona e giusta (…)”. La proposta di Cristo appare, in tutta la sua schiettezza e concretezza, come una soluzione giusta e lungimirante e disinteressata. Detto questo si passa alla discussione pratica, relativa ai pesci che meglio si prestano a essere oggetto di moltiplicazione, a causa della forma e della dimensione, utili allo stoccaggio e alle modalità di cottura, e alle tipologie di pane che sono maggiormente usate nei riti di moltiplicazione dei pani, il grado di cottura, l’uso del sesamo o di altri semi aromatici, i vari tipi di farcitura preferiti dai magdalesi, anche se non descritti e contemplati dai vangeli conosciuti, ma molto frequenti presso gli Autogrill.Il fatto segna una svolta definitiva nella vita della donna di nome Maddalena. Prima che canti il gallo, Gesù si attiva per mettere a punto le operazioni di moltiplicazione del pesce e del pane, ne definisce i fattori e ripete l’operazione più volte, raddoppiando ogni volta la quantità, fino a raggiungere la saturazione delle dispense. Il luogo prescelto è un vecchio scantinato in disuso, situato proprio nel viale principale della cittadina, che viene subito ristrutturato “(…) grazie all’ imposizione delle mani su un mastro carpentiere esperto e due o tre ragazzotti robusti per la manovalanza (…)”.(…) Passarono tre giorni, la popolazione venne radunata e il locale fu aperto al pubblico godimento con grande trionfo di canti e libagioni fino a notte fonda. (…) Gli affari adesso vanno a gonfie vele romane e sono rimasta in contatto continuo con il Maestro, il quale con grande solerzia, come socio di maggioranza, provvede ogni settimana alle operazioni di moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sul vino bianco invece sono stata costretta a trovare un fornitore di Nazareth, (…) perché a trasformare l’acqua in vino bianco non gli riesce e, visto che in questo locale si cucina solo pesce, non posso mettere a tavola il rosso (…).Raimondo Quagliana
Il personaggio della Maddalena viene presentato dagli altri evangelisti come un elemento di disturbo che corrompe l’atmosfera mistica intorno alla figura di Cristo, l’immagine che ne viene fuori è quella di una donna dedita a soddisfare in tutti i modi le voglie degli uomini. Lapidarla è quasi un atto dovuto, anche se non del tutto risolutivo. Il vero miracolo è un altro. Gesù e la Maddalena s’incontrano nel retro della Locanda delle Rape, le intenzioni della donna sono di convincerlo a raccogliere i suoi discepoli senza soldi e i bagagli di pelli ovine e ripartire al più presto dalla città, perché la loro presenza sta mandando in malora gli affari di lei Maddalena e delle altre donne. Il massimo che potrà fare sarà di concedersi a lui, dio volendo, come risarcimento per il disagio arrecato.- Donna, disse l’Uomo, (…) tu credi che l’offerta possa bastare a lenire una tale mortificazione, ma i tuoi occhi sono foderati di fette sottili di insaccato, questo non risolverà il problema di tutta la gente che mi segue. E poi io non voglio contatti impuri.- Allora cosa posso fare, Maestro?- Ascolta, portami un pesce e una pagnotta, poi spargi la voce che tutti si raccolgano sotto il porticato della locanda.- Ma, sono migliaia, non ce la farò con tutti.- Donna, ho detto solo di chiamarli.- Va bene, Maestro, che tipo di pesci preferisci? (…)Qui le pagine del vangelo apocrifo della Maddalena si fanno ingarbugliate, forse per l’opera di trascrizione successiva da parte dei traduttori amanuensi alpini non avvezzi al consumo frequente di pesce. Il termine originale usato infatti da Gesù è “Pesce” in senso generico, ma il traduttore ha voluto dare un valore aggiunto al testo arrovellandosi per determinare la specie esatta oggetto della richiesta, e si è incartato in una serie di errori di concetto dovuti all’inesperienza in campo ittico, ha scritto Tonno (Thinnus thinnus), poi Pescespada (Xiphias gladius), poi Sardina (Sardina pilchardus), addirittura Totano (Todarodes sagittatus), che risultano poi tutte specie marine.La specie più probabile risulta essere la carpa comune (Cyprinus carpio), pesce vile di fondale lacustre dal retrogusto fangoso, e la scelta di questo pesce sembra legata alla sua presenza nel lago di Tiberiade, che poi era l’unico luogo pescoso nella zona. (…) - Donna, mi disse toccandomi la spalla, da oggi in poi non sarai più costretta a vendere le tue grazie per il piacere degli uomini e per sostentare te e la tua famiglia, io ti dico che da domani sarai con me nel Regno dei cieli.A questa frase io inorridii e maledissi le mie amiche che mi avevano mandata come ambasciatrice davanti a un pazzo megalomane.- Maestro mio, la tua volontà mi sembra un vero spreco di risorse umane, non so se l’hai notato, ma io sono ancora molto giovane e piacente, sono abile e veloce nelle faccende domestiche e nella preparazione delle vivande più ricercate e succulente. Allora Egli mi guardò, mi toccò di nuovo la spalla, seguì piano la linea dei fianchi e si fermò all’ingresso della mafalda, meno male che non voleva contatto impuro. - Donna, disse con voce cavernosa, tutta questa doppia aggettivazione è certamente frutto di una trascrizione ridondante in uso tra gli amanuensi alpini, comunque hai ragione forse è meglio darti un’altra occasione, in verità ti consiglio di aprire un punto di ristoro per viandanti affamati, “Alla Maddalena”, potrebbe chiamarsi, “Vieni a Pranzo, Torni a Cena”, è cosa buona e giusta (…)”. La proposta di Cristo appare, in tutta la sua schiettezza e concretezza, come una soluzione giusta e lungimirante e disinteressata. Detto questo si passa alla discussione pratica, relativa ai pesci che meglio si prestano a essere oggetto di moltiplicazione, a causa della forma e della dimensione, utili allo stoccaggio e alle modalità di cottura, e alle tipologie di pane che sono maggiormente usate nei riti di moltiplicazione dei pani, il grado di cottura, l’uso del sesamo o di altri semi aromatici, i vari tipi di farcitura preferiti dai magdalesi, anche se non descritti e contemplati dai vangeli conosciuti, ma molto frequenti presso gli Autogrill.Il fatto segna una svolta definitiva nella vita della donna di nome Maddalena. Prima che canti il gallo, Gesù si attiva per mettere a punto le operazioni di moltiplicazione del pesce e del pane, ne definisce i fattori e ripete l’operazione più volte, raddoppiando ogni volta la quantità, fino a raggiungere la saturazione delle dispense. Il luogo prescelto è un vecchio scantinato in disuso, situato proprio nel viale principale della cittadina, che viene subito ristrutturato “(…) grazie all’ imposizione delle mani su un mastro carpentiere esperto e due o tre ragazzotti robusti per la manovalanza (…)”.(…) Passarono tre giorni, la popolazione venne radunata e il locale fu aperto al pubblico godimento con grande trionfo di canti e libagioni fino a notte fonda. (…) Gli affari adesso vanno a gonfie vele romane e sono rimasta in contatto continuo con il Maestro, il quale con grande solerzia, come socio di maggioranza, provvede ogni settimana alle operazioni di moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sul vino bianco invece sono stata costretta a trovare un fornitore di Nazareth, (…) perché a trasformare l’acqua in vino bianco non gli riesce e, visto che in questo locale si cucina solo pesce, non posso mettere a tavola il rosso (…).Raimondo Quagliana
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