I bottoni , dodici precisi, diversi bottoni ha sulla sua giacca.
Nero.
La musica in lontananza. Le labbra appoggiate alla plastica: birra.
Un sorriso poi la timidezza vince sempre. Lo vedi quello? Quale? Quello laggiù seduto dico Novella? È troppo tardi , guarda la Mirella è già seduta con lui. Ride
Mi giro, le brune sono già svolazzate alle mie spalle. Fra settanta milioni di persone c’è sempre Eugenia. Guarda rigurgita scompari. La sinfonia delle bugie. La fila per la birra è corsa nel pentagramma del risucchio. La genialità si trita nel gin. Vieni qua siediti ? Risvolto rosso.
Finalmente mi accomodo nel lembo di asfalto vicino a quel ragazzo con la giacca. La rivoluzione sarà attivata. Devi essere fuori dalla realtà per attivarla. Conto i bottoni.
Le brune mi allungano un occhiolino.
La mia nota preferita è il La minore. Conto i bottoni.
Pian piano mi avvicino Mirella se ne è andata, mi ha lasciato sola con Federico.
Riccio che guardi?
Briain Eno del cinema
Come scusa?
Hai l’aria spaesata.
Amarilla indossa una maglietta bianca con l’ultimo film di Cannes si porge una sigaretta bordo bocca e osserva le mani. Le sue e poi quelle di Federico. Poggia il canino a bordo bicchiere mordicchia il bicchiere e poi il labbro inferiore.
Ho perso le brune, mi hanno lasciato da sola. Comunque io dipingo, hai bella faccia, ti vorrei ritrarre un giorno.
Io suono e vedi i bottoni sono diversi per quello. Ogni bottone è una medaglia di guerra.
Lo vuoi un goccio di birra avvicinati dai, non essere così. La mano trema oltre.
La giacca me l’ha fatta mia zia è per portare l’arte tascabile, vedi io suono con questa, profuma delle note notturne.
Lasciatemi dormire su questo lembo.
Le mani si sfiorano tocco i bottoni. Sono dodici.
Sei carina lo sai; strana ma un bel pò carina. Hai una fragranza British. Non toccarmi sono sudato.
Aveva un trattamento di riguardo riservato agli ecclesiastici.
Le brune ritornano con una cheese cake alla amarena e pneuma.
Mio padre è un chirurgo avvera i desideri di Dio.
Io posso suonare a bordo piscina.
Meno cinque centimetri.
Quattro labbra bevono la birra da un unico bicchiere di plastica.
Le brune mi chiedono : Ammarilli ma federico? Le città sono creative e furbe se mantengono quel condensato di vita sociale informale e autoprodotta. Novella annovera il terremoto lungo Po. Le luci soffuse sinuose. Tedio tenue. Arte e nuvole la città si inebria con l’aria fritta.
Federico Amarilli insidie uno dell’altro. Ascoltare ebay per adagiarsi ad ascoltare il battito cardiaco.
Ho la tachicardia senti?
Anche io adesso.
Irene Dorigotti