Lo so perché ci passo una volta la settimana, all’ ora di pranzo, per una ragione che non vi voglio dire.
Filippini che aspettano in coda a ogni ora del giorno.
Nell’ angolo con piazza Vesuvio c’è un furgone fucsia.
The Filipino Fast Food.
Coda anche qui.
Oggi è una giornata splendente, i colori tolgono il fiato, e il rolling filipino fast food fucsia sembra messo lì per un film.
Mi fermo.
Due donne, forse madre e figlia, cucinano.
Guardo cosa c’è sui vassoi e decido senza un perché.
Un piattino di bulanglang, carne di suino saltata, soia, zucca, cipolla.
Una coscia di lechon manok, pollo fritto.
Un longsilog, involtino con salsiccia.
E una banana fritta.
4 euro in tutto. Più due di coca light.
Penso che mi piacerà tutto.
Metto su due piattini traballanti e mi sistemo su una panchina nel centro del parchetto nel centro della piazza.
Mi piace tutto.
In Viaggio Sola c’è l’antropologa tedesca che dice a Irene ‘Qui negli hotel a cinque stelle è tutto finto, domani andiamo in un posto turco che è un casino ma si sta bene e si mangiano cose meravigliose con dieci euro’.
Non ci andranno mai perché lei, nella notte, muore.
Sarà la luce splendente, l’esplosione nucleare della primavera, la filippinità del momento o le ragioni che non vi voglio dire. Ma seduto sulla panchina con una coscia di pollo fritto in una mano e la lattina nell'altra sono completamente felice.Detto questo, attenzione. Non precipitatevi in piazza Vesuvio.Il FFF si sposta. E’ in via Piccinni dalle 2 alle 4. In Piazza Frattini dalle 6 alle 8. E in Giambellino vicino alla LIDL fino a notte. Magari ci vediamo lì.
Angelo Ghidotti.