Magazine Diario personale

Tema: Il club dei Supereroi

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Sez. Pensione da Eroi
SvolgimentoTema: Il club dei SupereroiA Paperopoli, nella sede del club dei Supereroi, si svolgeva la partita di briscola del giovedì sera. Bat-Carioca e la Vespa Rossa giocavano con il Commissario Basettoni, Paperinik e Super Gilberto, mentre Super Pippo annaspava sotto una poltrona cercando una affannosamente una delle sue spagnolette. Paper Bat finì di distribuire le carte, e Paperinik dichiarò: - Io chiamo un nove. - e si voltò verso il suo vicino. - Forza, commissario, tocca a voi. – Disse Vespa Rossa colpendo leggermente col gomito le costole di Basettoni che si era assopito sulla sedia. - Scusate, stavo riposando gli occhi. Due fiori.- Ehm… commissario… guardate che giochiamo a briscola, non a bridge. - Meglio, meglio. Il bridge è come… come… come che? Oh, beh… se non si ha un buon partner è meglio avere una buona mano.- Commissa’, alle corte: chiamate o non chiamate?- Si, certo. Mi passi il telefono? Involtini primavera per tutti?- Commissario… sveglia! - lo rimbrottò spazientito Paperinik.- Adamo! Cazzone! - gli fece eco Bat-Carioca. 

Le due donne sedute sul divano guardavano verso il tavolo da poker, un po’ annoiate e un po’ divertite, lo spettacolo di cinque maschi senescenti che si prendevano a male parole. 

- Guardali lì, hanno quasi un secolo a testa e sono peggio dei bambini di cinque anni. - Paperinika era infastidita.- Lo dici a me? Pensa che quando eravamo giovani ho anche avuto una storia con Paper Bat; e pensa che non ha mai saputo che io so che lui è Paperoga. - Nemmeno suo cugino sa che io so di tutti e due. E sono quasi settant’anni che Paperino e io ci giriamo attorno e non riusciamo a metterci d’accordo per sposarci…- Ah, guarda… dopo Paperoga ne ho avuto uno. Di marito, intendo dire. Non era nulla di eccezionale, aveva in mente solo una cosa. È morto presto, per fortuna… non ne sento la mancanza, non mi interessava molto. Quella cosa, intendo dire.- Yuk yuk! L’ho trovata! - Super Pippo esultava brandendo una poltrona in una mano e un’arachide nell’altra. - Superzio, lascia stare che dopo ti fanno male i denti - Lo ammonì Super Gilberto.- I denti? E chi ce li ha più? Mauro Melon

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