Abbiamo avuto poco tempo, poca ragione…la tua spallata ha spalancato una porta nella mia vita e dietro ci ho trovato pezzi di me dimenticati o sconosciuti e mentre conto le lacrime per il tuo abbandono, per la tua assenza, conto anche i tesori, i germogli di questa nuova me e le lacrime nutrono e dentro di me tutto cresce in attesa di erompere.Non ti faccio una colpa per essere quello che sei, per il tuo limite, la durezza della tua paura: so che la tenerezza che ti ho rivolto sa essere affilata e spaventosa come un bisturi, ma so anche che quella tenerezza ha dato il via a qualcosa, il potente virus delle emozioni autentiche, che già ora apre minuscole e insanabili fratture nella corazza che ti strangola l’anima. Doveva accadere, è già accaduto milioni di volte, non era successo mai a nessuno prima: mi sono innamorata di te perché io sono il fuoco e tu sei il gelo e da questo incontro germina la vita.
Vivi, amore mio, vivi.
Io lancio il più selvaggio dei miei ululati e corro via, nel bosco.Addio. Francesca Furnò