"Questa è la storia di un uomo che cercava la donna della sua vita. Peccato, però, che il suo afflato sentimentale fosse indirizzato a ragazze sì giovani, a volte coetanee, ma morte e sepolte al Verano. Ed era al cimitero monumentale che l´uomo, un 40enne romano senza precedenti penali, disoccupato, da circa tre mesi armato di cacciavite staccava le foto delle ragazze e se le portava a casa. Un gesto, il suo, ripetuto almeno 40 volte. Ma a mettere fine alla "ricerca" sono stati i carabinieri della stazione San Lorenzo. Ed è tra le tombe del Verano che l´uomo è stato sorpreso, mentre tentava di rubare
l´ennesima fotografia, dai militari della compagnia piazza Dante. Ad avvisare i carabinieri era stato, alcuni giorni fa, il personale dei servizi cimiteriali dell´Ama dopo che alcuni familiari avevano segnalato la sparizione delle foto dalle lapidi: in alcuni casi l´uomo aveva rubato più volte l´immagine della stessa donna. Così i militari hanno deciso di appostarsi nel cimitero in abiti civili per dare la caccia al ladro. Caccia che non è durata molto visto che a insospettirli è stato un uomo che si aggirava furtivamente tra le tombe. A quel punto i militari hanno deciso di seguirlo, hanno aspettato che estraesse il cacciavite da una tasca e tentasse di rubare l´ennesima fotografia, questa volta di una giovane ragazza deceduta recentemente, e lo hanno fermato. Un "rito" a cadenza fissa il suo: ogni due o tre giorni difatti il 40enne andava al Verano a "cercare" quell´amore che non era ancora riuscito a trovare: individuava la foto della ragazza o della donna "giusta" la staccava e se la portava a casa ma poi qualcosa non andava e lui tornava di nuovo tra quei vialetti. Una ricerca ossessiva che lo ha spinto a rubare una quarantina di immagini di cui almeno dieci ritrovate dai carabinieri durante la perquisizione nella sua abitazione. Per ora il 40enne è stato denunciato per furto ma con molta probabilità verrà sottoposto, nei prossimi giorni, ad alcune perizie psichiatriche". (La Repubblica, edizione locale di Roma)