Potrei dire mille cose sul paese/città dove sono nato e cresciuto, cose che odio, ma sarebbe troppo banale.Perciò ho deciso di raccontare le cose che amo.Amo la gente che non sa parcheggiare lungo il corso principale, le persone che non sanno attraversare e poi loro, sì, loro che per la festa del paese camminano come un gregge di pecorelle smarrite ma seccate di dover camminare lungo quella strada enorme e sempre dritta, che per quanto sia enorme, loro si impegnano ad occuparla tutta con carrozzine e culi ingombranti.Amo i sabati pomeriggi e le domeniche nel corso principale, molto simili ai giorni di festa del paese, l'unica differenza è che la gente esce solo perché non ha dove andare e che fare così si impegnano a mandare interi negozi nel panico con commesse che scorrazzano all'impazzata dentro il locale sicure che qualcuno entrerà a comperare qualcosa e infine si ritrovano gente svogliata, priva pure della voglia di vivere.
Amo, e ripeto, amo i giovincelli sempre nel corso principale con telefonini più costosi della macchina che possiede il padre, coi capelli brillantinati, giacchette bianche che "guai-a-te-se-ti-azzardi-a-toccargliele".Sorrido quando cammino tranquillo e vedo le ragazzette di dodici anni tutte truccate e ben vestite che manco una donna di trent'anni. Amo quelle persone che con la loro macchina enorme pretendono di parcheggiare in stradine strette proprio all'incrocio.Adoro quando ti trovi ad un incrocio e hai la precedenza, invece di passare tu vedi gente sfrecciare tranquilla senza guardare la strada, anzi, se mostri dissenso ti meriti anche una brutta occhiataccia.Mi sorprende sempre, questa città, coi suoi cittadini che non sanno cosa sia la segnaletica stradale, quando incontrano uno stop e passano ridendo.Ebbene sì, amo proprio tutto della mia città.La amo proprio, la amo tanto come quanto amo una cassata al forno, un piatto colmo di polenta.
Dario McPherrante