Avevo conosciuto quel professore di lettere nel locale, avevamo degli amici in comune. Si vedeva lontano un miglio che aveva voglia di parlare con qualcuno e cominciò ad attaccar bottone con me, forse perché in quel momento ero l’unico che se ne stesse zitto e non stesse già parlando di qualcosa; bla bla bla, sono un professore di liceo, bla bla bla, questo autore scrive bene. Ci poteva anche stare un bel discorso così, ma poi ha cominciato a parlare di Sepulveda, il libro sulle balene, sulla Patagonia e tutto il resto di quella produzione latinoamericana. Voleva convincermi a finire di leggere un vecchio libro di Sepulveda che avevo iniziato e lasciato a metà, però era facile che non ce l’avessi nemmeno più, facile che l’avessi riciclato come un regalo a terzi. Beh, il tipetto insisteva con me, fresco di studi e di verità letterarie. Ci poteva stare anche questo, lo lasciai correre. Mi presi allora un mohito e dissi al barista di non fare il taccagno e di non esagerare con il ghiaccio. Il professorino mi chiese perché avessi preso un mohito e io gli dissi che era perché mi sentivo un po’ Hemingway, ma senza spiaggia, senza donnine in bichini e soprattutto senza fucile. Beh, fu allora che fece traboccare il vaso.Mi disse che Hemingway era sopravvalutato un casino e che ormai il suo momento era passato. Che “Morte al pomeriggio” e “Verdi colline d’Africa” non erano poi tutto quel granché. Non ci vidi più e cosa avvenne poi lo conoscete già, gli tirai un diretto e le luci sul suo palco si spensero per un po’. Lo sapevo anch’io che quei due libri non erano un granché, ma sentirmelo dire da uno che diceva che Sepulveda era il meglio, proprio no. Non volevo litigare con un professore di lettere, in fin dei conti non era proprio malaccio come persona, faceva solo delle letture sbagliate. Volli rifare subito pace con lui, in fondo al mio cuore sono anch’io per l’amore cosmico e sono anch’io un buon Samaritano che ascolta i Beatles.Ordinai un secondo mohito e glielo porsi mettendoglielo sullo zigomo, speravo che il ghiaccio lenisse il gonfiore. Il professorino afferrò il bicchiere con entrambe le mani e ne bevve un sorso. Era la prima volta che beveva un mohito, facile che era per quello se non aveva ancora capito Hemingway.
Andrea Roma