Tema: Sbadati

Da Svolgimento @svolgimento

Sez. Aspettando l'ApocalisseSvolgimento

Venerdì 21 Dicembre 2012. Mattino presto, più o meno verso le 11.Mi svegliai con un mal di testa incredibile, uno di quelli che fin dal primo istante ti dicono già due cose, la prima è che non hai più sedici anni, la seconda è che l’altra sera hai bevuto dannatamente troppo. Guardai il cellulare di fianco al letto, segnava le undici, poco male, una mattina persa ma tanto non avevo niente da fare.Accesi il computer e la connessione internet, volevo vedermi un paio di puntate di qualche serie americana prima di farmi da mangiare. Mentre aspettavo che il computer caricasse tutto, andai in bagno a slavacchiarmi il muso. Quando tornai vidi che la connessione non andava, tipico, ma quella mattina non prendevo nemmeno una tacca... pensai che i bambini del palazzo, visto che erano iniziate le vacanze di Natale, fossero a bighellonare su internet e per questo non c’era abbastanza banda per tutti. Alla fine quello che rimaneva fuori ero sempre io. Spensi tutto, accesi il lettore mp3 e mi misi a cucinare qualcosa da mettere sotto i denti. Mentre aspettavo che l’acqua bollisse per calare la pasta, scostai le tendine della finestra in cucina e guardai fuori. Non c’era un anima, le strade erano completamente deserte come se fosse scoppiata una bomba, nessuno a piedi, nessuno in bici, nessuno in macchina. Solo il silenzio. Pensai che era festa e che avrebbe dovuto esserci il pienone in strada, insomma il contratto sociale prevede pur che tutti affollino inutilmente le strade nei periodi di festa. Ma quella mattina niente, un mortorio assoluto. Siccome stavo in un quartiere dabbene, pensai che tutti fossero in centro a fare spese o fossero in vacanza in montagna, non ci feci più caso. Dopo mangiato provai di nuovo a controllare la connessione internet, ma niente da fare, non andava. Provai allora a chiamare i miei, per sentire come stavano, ma il cellulare squillava a vuoto, così pure da mio fratello. Sembravano tutti spariti. Provai a chiamare allora la mia ragazza, era dall’altro giorno che non la vedevo e sicuramente aveva voglia di sentirmi. Niente. A vuoto anche con lei. Da quando mi ero svegliato non avevo avuto contatto con nessuno. Ma dov’erano finiti tutti? Provai a chiamare anche degli amici a caso, niente. Silenzio.Siccome non trovavo nessuno pensai bene di farmi un bagno. Aprii i rubinetti e aspettai che la vasca si riempisse. Quando fu a livello, mi aprii una birra e mi immersi. Stetti così per un’oretta, poi mi asciugai e decisi di uscire a vedere com’era fatto il mondo e a farmi un goccetto. Provai sempre a sentire qualcuno per vedere se usciva a bere qualcosa insieme. Niente. Per le strade non c’era nessuno, nemmeno un cane e nemmeno il cinguettare degli uccelli. Niente di niente, solo io che passeggiavo in mezzo al freddo di dicembre. Arrivai in bar, era aperto, illuminato, accogliente, ma anch’esso completamente deserto. Cominciai a sospettare che ci fosse qualcosa che non andava.Visto che non c’era nessuno, presi una decine di birre e me ne tornai a casa ringraziando lo sprovveduto che aveva lasciato il bar incustodito.Erano quasi le sette di sera quando mi venne voglia di accendere la televisione. Accesi e vidi che non andava, come tutto in quel dannato giorno. Non prendeva nessun canale e c’era solo interferenza. Cominciai a preoccuparmi.Poi la magia, il cellulare squillò e vidi che era un mio amico, quello che l’altra sera aveva bevuto forte con me.

-Ehi, Andrea! Pronto!

- mi fece lui.-Sì, pronto.

-Per fortuna che ti ho trovato! Non sono riuscito a contattare nessun’altro.

-Ah, allora non è un problema solo mio, avere una vita sociale oggi.

-Problema solo tuo? Ma sai che è successo?

-No, che è successo?

-C’è stata la fine del mondo e noi ce ne siamo dimenticati!

-Ah, cazzo! E adesso?

-Ah niente. Oramai ce la siamo persa e stiamo qua.

Andrea Knulp Roma


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