Svolgimento
Potrei quasi credere di non avere alcun limite e invece ogni passo basta per tagliarmi con una mente aguzza. Ogni tempo si crepa dando vita ad un risucchio.
Voci danno vita a sciami. Conte gotico come un dardo è tratto. Sinuoso volteggia come l’imitazione di un timore, veloci nella città si insinuano i sussulti profeti di una generazione.
Cosa vuoi che sia?
Guance rosse. Le betulle lungo il viale. Trovami ancora trasparente. Ti vedo passare con la certezza di un balzo innanzi tempo mi vedo riflessa.
Cosa è successo? Ieri mi hai permesso di accucciarmi nella redazione ed annusare ancora per poco il tuo odore. Le orchidee fioriscono di notte la temperatura di meno otto esteriore tempera il temperamento.
Facciamo il compleanno ancora, così senza salutarci nemmeno. I bambini giocano e noi? Come vortici nel troppo caldo.
Mi vergogno di quello che sono ora come non mai. Non mi curo abbastanza. E come se conoscessi gli altri e dimenticassi di vedere fuori. Fuori sono cinque gradi e con il tempo si tagliano gli occhi spesso lacrimano, mi hanno detto che la vita normale è peccato che le mia malgrado tutto, non lo riesca ad essere. nessuno mai ha saputo distinguere il profumo del caffè da quello della mia pelle. nel tempo ho sparso tempesta. Ecco il tuo panino, sediamoci a mangiare al caldo, la stanza ha pochi colori. la neve è fuori a confrontarsi con i passeri. La neve fuori, il caldo nel tempo e la voglia di dipingere un ritratto diverso.
Irene Dorigotti