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Tempesta mediatica.

Creato il 20 ottobre 2014 da Michele Orefice @morefice73

stupore

Oggi ho aperto qualche sito di informazione, italiano chiaramente. Seguiamo sempre il Bel Paese con attenzione e apprensione. Gli attori della domenica sono stati principalmente due : Renzi e il Papa. Non voglio entrare nel merito delle questioni con questo articolo ma una cosa mi ha colpito. Più che colpito stordito è lasciato a terra senza parole.

Partiamo dal primo. Ho visto in TV, si anche qui arriva la Rai, qualche scorcio dell’intervento domenicale in un qualche show pomeridiano che da quando avevo circa 4 anni non seguo più. Il nostro premier spara sempre parole e slogan a ripetizione e sta bene, è sulla cresta dell’onda e sta bene. È amato , gongolato, è uno di noi, sembra quasi di conoscerlo. Fossi in Italia forse la prossima settimana ci farei una partita a calcetto. Sta bene tutto. Ma…. Rallentiamo le immagini, pensiamo bene a quello che dice, a quello che afferma. 80€ alle nuove mamme. Bello, sono d’accordo. “Se le regioni si arrabbiano, gli passerà “.

Ma ho sentito bene? Sta mattina ho riletto la stessa cosa su diversi articoli, così quello l’ha proprio detto. Però il ragazzo ci sa fare, ribalta la frittata, mette fumo negli occhi senza che nessuno se ne accorga e anzi incassa un applauso. Si un applauso! Sarà stato pilotato? Concordato con la presentatrice? Non penso, sembrava abbastanza spontaneo. Quindi le persone applaudivano e nello stesso momento avrebbero dovuto pensare…. Si che bello ma tanto chiuderanno quell’ospedale, forse non rifaranno mai quella strada piena di buche, aboliranno quel corso di aggiornamento, ecc… Già perché quello che il Matteo nazionale non dice è dei tagli che poi le regioni dovranno fare e quelli li faranno arrabbiandosi o meno. E i tagli, come da un sacco di anni a questa parte, invece di esser fatti alle tangenti, al malaffare, vengono fatti al sociale, agli ospedali, alle strutture che si occupano di ragazzi con qualche handicap, agli ospizi, ecc… Quindi il Matteo nazionale fa un gioco di prestigio e senza che nessuno se ne renda davvero conto, fa sputar sangue al proprio paese. Ma il paese sembra addirittura concorde , quindi avanti tutta, avanti a spellarsi le mani. Problemi veri non c’è ne sono.

Una magia simile la fa anche il Papa. Si lo ammetto sono un po’ prevenuto nei suoi confronti. Quando fu eletto infatti, un sacco di siti in rete annunciavano da temo che sarebbe stato l’anticristo. Si forse leggo siti fuorvianti o un po di parte, lo ammetto. Allora non presi completamente sul serio queste voci, queste profezie ma il tarlo mi rimase in testa. Ero entusiasta di quando Francesco andava in carcere a lavare i piedi , o quando affermava che la chiesa doveva tornare povera. Poi questo concilio sulla famiglia. Ho letto qui e là su cosa si votava, l’ordine del giorno. I media hanno nei mesi scorsi incentrato il dibattito pubblico sulle unioni gay e la comunione ai divorziati. Ok, sta bene. Possibile che non ci sia altro? Possibile che il Papa e i suoi vescovi non guardino le chiese la domenica? Non si accorgono che sono vuote? Il Papa parla quindi di ferite che sanguinano? Quali sono queste ferite? I divorziati che non riescono a fare la comunione? Io capisco che la chiesa debba portare conforto, debba lenire le ferite, ma non si accorge che le famiglie in chiesa non ci sono più? Questa è la magia che fa il Papa : nasconde anche lui il vero problema, ne tira fuori altri due che potrebbero essere le ciliegina sulla torta ma la torta non c’è, la torta da un pezzo è sparita. E anche lui si prende degli applausi per questo intervento. Quasi sottolinea come con una minaccia , che ha iniziato a seminare e finirà il prossimo anno. E quale sarà quindi il nostro ridente futuro dopo che lui avrà finito di seminare? A fremo le chiese piene di gay e divorziati che anelano a fare la comunione? Mi metterò in fila dietro a schiere di gay e divorziati per la confessione? Risolverà in questo modo i problemi della famiglia? I giovani invece che si folgorano le retine davanti a videogames, ragazze che scambiano foto per ricariche del telefono, famiglie in cui i genitori tornano a casa sempre più tardi, che non hanno tempo da dedicare ai figli, presi quasi come una scocciatura, giovani che aspettano il venerdì per sballarsi contro a qualcosa? Ma queste non sono cose che fanno notizia. Lui vuole portar soccorso alle periferie. Ma le periferie non sono solo le favelas argentine o brasiliane. Le periferie sono sopratutto nelle nostre città , dove sotto una patina di falso progresso ci sono persone che soffrono , che si prostituiscono, che vivono una vita priva di significato, che si consumano le mani ad attacar fili senza sapere bene il motivo, o si consumano la vista a saldare cose che non sanno a che serviranno. Ma questo sempre non fa notizia. Non fa notizia le prostitute che qui nella anitra città hanno parcheggiato le loro roulotte a fianco di un supermercato. Già in Germania si può, è legale, non si fa baccano per questo. Sono trattate bene, pagano addirittura le tasse. E poi le vedi li, con quegli sguardi vuoti, a bramare che qualcuno si fermi immerse nella solitudine più totale. Non è periferia questa? Non è un segno del disintegrarsi della famiglia? Dei tempi? Del tutto è permesso basta che non si rompa i cabasisi? Il vuoto assordante che pervade le nostre vite e qualcuno che se si vuole sentir vivo lo può fare solo con i soldi in mano.

E la virtù della castità, del sacrificio, del vivere per un valore? Tutto messo alla porta? Quando inizieremo invece a riscoprire Gesù e lo scopo del vero vivere? Non è forse quello lo scopo della chiesa? Spiegare perché siamo al mondo?

 

Non voglio entrare troppo in profondo a questi due argomenti ma questi due personaggi, questi due simboli del giorno d’oggi mi hanno lasciato basito : non riesco a capir cosa cerchino ma l’impressione è che seguano l’opinione pubblica, cerchino di piacere quasi ad ogni costo. Per il Matteone può stare anche bene , è il suo mestiere, ma per Francesco?


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