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Tempi tecnici

Creato il 25 luglio 2013 da Andreapomella

L’ultima volta che ho comprato un tagliacapelli elettrico sono entrato in un negozio e ho chiesto al commesso un tagliacapelli elettrico e il commesso mi ha mostrato una vetrina dove erano esposti tutti i modelli disponibili di tagliacapelli elettrici in ordine crescente di prezzo, ho scelto il mio tagliacapelli e sono andato a pagarlo alla cassa. Poi quel tagliacapelli si è rotto (e, signori, sappiate che i tagliacapelli, come tutte le cose, si rompono mentre li stiamo utilizzando, perciò il mio vecchio tagliacapelli si è rotto mentre mi stavo tagliando i capelli, lasciandomi in condizioni protopunk). Da qui la decisione di comprare un nuovo tagliacapelli, e da qui la scoperta che esistono siti web in cui talentuosi esperti di tagliacapelli elettrici ci introducono nel fantastico mondo dei tagliacapelli. Perciò ho passato un allegro pomeriggio a leggere decine di recensioni di tagliacapelli (le recensioni dei tagliacapelli elettrici sono molto più esaltanti di tante recensioni di libri, nonché di tanti libri), ho scelto il mio nuovo tagliacapelli, l’ho ordinato e giusto ieri mi è arrivato a casa nel suo bel pacco postale. Ora, il mio nuovo tagliacapelli elettrico per funzionare ha bisogno di restare in carica per sedici ore, e solo dopo aver trascorso queste sedici ore agganciato alla presa di corrente lo si può utilizzare per quaranta minuti. Sedici ore di carica per quaranta minuti di lavoro a me sembra una proporzione molto mediterranea.

Ieri pomeriggio io e mio figlio siamo andati in libreria. Io ho scelto Faubourg di Simenon, mio figlio ha scelto Pimpa e la lumachina blu di Altan. Al momento di pagare i libri mio figlio si è arrabbiato moltissimo, perché il libraio doveva passare il lettore barcode sui codici a barre e a mio figlio quel tempo tecnico dev’essere sembrato insostenibile, allora il libraio ha fatto più in fretta possibile e gli ha restituito il libro, mio figlio dal canto suo si è subito rilassato e si è messo a sfogliare il libro con aria enormemente soddisfatta. Quando siamo usciti dalla libreria ho tentato di spiegare a mio figlio che i tempi dell’editoria sono elefantiaci.

 


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