“Posso smettere quando voglio“, dicevate all’inizio. Ma se volete liberarvi della dipendenza da Ruzzle, c’è solo una cosa da fare: scaricare un’app ancora più divertente. Preparatevi a Temple Run 2, secondo capitolo della fortunata saga sviluppata da Imangi Studio, disponibile gratuitamente per iPhone, iPad e Android.
Novelli Indiana Jones, avete appena rubato un idolo d’oro da un tempio situato tra antiche rovine e lussureggianti foreste. Ora un grosso e peloso mostro nero vi sta inseguendo, e dovete darvela a gambe correndo a perdifiato tra mille ostacoli, saltando ponti pericolanti, scivolando su liane che sfidano le leggi della fisica, evitando di sfracellarvi contro tronchi e rocce o di finire maciullati da grosse ruote dentate (in quale foresta non si trovano ruote dentate sul proprio cammino?!). Vero colpo di teatro di spielberghiana memoria, potrete ritrovarvi anche a sferragliare a tutta velocità su un carrello in una miniera abbandonata.
Ad allietare la vostra fuga, monete d’oro e bonus da raccogliere, che vi serviranno per raggiungere obiettivi di gioco e ad acquistare potenziamenti che vi torneranno utili per migliorare le vostre possibilità di sopravvivenza.
Un gioco d’azione ben fatto, molto migliorato dalla prima versione che già mi aveva tenuto compagnia per diverse ore di gioco.
Se da una parte chi ha iniziato a giocare su smartphone solo con Ruzzle potrà sentire la mancanza dell’interazione con i propri amici, il vero problema di Temple Run 2 è di essere così coinvolgente da impedire al giocatore di mantenere quel minimo di impassibilità richiesta in situazioni pubbliche. Se in treno o in autobus vedete qualcuno saltare, inveire, scuotere freneticamente l’iPhone a destra a sinistra, prima di chiamare soccorsi controllate che non abbia appena sottratto un idolo d’oro da un tempio.
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