Non so per quale motivo, forse sarà il momento caotico, confuso, incerto che sto vivendo. Ma molto spesso mi ritrovo tra me e me con l’immagini in testa di mio padre e di mio figlio. E penso al tempo. A quello non trascorso con mio padre, oggi, che ha ottantanove anni, e a quello che che vorrei avere doppio, triplo, quadruplo, e non sarebbe comunque mai sufficiente, per condividerlo con mio figlio.