Luglio. Un mese fa ce ne siamo andati in Provenza, un luogo di cui vi parlerò di tanto in tanto come in questo post. Raccontarlo in poche righe non è possibile, nemmeno immaginabile. Una magia accade in un attimo, ma a raccontarla ci vuole molto di più. Le parole servono a questo, no? A raccontare, a suscitare emozioni, desideri e rievocare ricordi. Descrivere un viaggio non è mai una banalità. Il viaggio racchiude in sè una predisposizione d'animo e raccontarsi attraverso emozioni e pensieri significa offrire una porzione ,sepppur piccola, del proprio mondo.Il mio è un mondo fatto di colori, sapori e di buon cibo. Già lo sapete. Si spiega in parte così la mia passione per la Provenza. I colori pastello, i sapori dell'orto e i profumi della vegetazione e, ovviamente, il buon cibo che ne consegue. I villaggi arroccati e l'entroterra da una parte e il mare con la sua costa dall'altra. Angoli di vita con un fascino intramontabile. Ogni tanto qualcosa vi racconterò, non posso non farlo.
Una pausa caffè, aperitivo in totale relax in piazze e vie ricche di storia, brillanti sotto un sole primaverile. E poi uno stop per gustarsi un boccone dolce, di quelli che a casa - se non hai la machine à gaufres (che magari ti fa anche i croque) - nemmeno te lo sogni. Le gaufres: alte, morbide, dolci e farcibili a piacimento. Con marmellate di ogni tipo, nutella per bambini pasticcioni, con il rhum per i più grandi, semplicemente allo zucchero oppure ricoperte di crema ai marroni. Non dico altro, ci siamo capiti ;)
Mi piaceva iniziare a raccontare partendo dal mare. Ormai è tempo di vacanza e molti di voi avranno pianificato un perido al mare, magari anche solo un fine settimana. Che l'idea di vacanza coincida spesso con quella del mare è inevitabile. I bambini appena finita la scuola si attrezzano già mentalmente con paletta e secchiello e le mamme, le più fortunate, iniziano a portarseli al mare strappandoli alla vita calda e afosa di città (si vede che chi scrive è ancora a Milano vero?ancora per poco però!). Uno dei borghi di mare che mi è molto piaciuto è stato Sanary su mer. Si trova a 13 km da Tolone, è caratterizzato da un bel porticciolo, graziose spiaggette e vi si può vivere autentiche esperienze di vita provenzale à la mer. Abbiamo avuto la fortuna di arrivarci un giorno di mercato. Non avrei chiesto di meglio. Tanto se ne parla dei mercati provenzali e a buona ragione! L'attività che ruota attorno al mercato è fortissima. Tanta, tanta gente si aggira tra i banchi. Colori, profumi, saponi, tessuti e tanto altro. Sali, aromi, erbe. Banchi di fomaggi, colorati anche quelli. Ho visto delle forme dalla pasta verde, verdissima. Il basilico si appropria anche del formaggio, nella sua totalità e invecchia con lui.
E mentre molti si aggirano tra le bancarelle, tanti altri siedono in un déhors.
E nemmeno noi potevamo esimerci dall'assumere un ruolo da osservatori e quindi... abbiamo gustato all'aperto una soupe de poisson avec sa rouille (e crostini aglio muniti, ovviamente) e una salade niçoise. Felicità immensa.
Passeggiata lungo il porto.
Il faro. Suggestivo come tanti altri, la promessa dell'arrivo.
A presto!