tempo di crisi

Creato il 15 maggio 2012 da Francosenia

A seguito della sconfitta dell'esercito francese, da parte dei prussiani, e della cattura di Napoleone III durante la battaglia di Sedan, il 2 settembre 1870, il governo di Napoleone III crolla. Il 4 settembre 1870, un gruppo di borghesi repubblicani proclama la Terza Repubblica e istituisce un governo di difesa nazionale. Molti internazionalisti, che erano stati imprigionati dal regime di Napoleone III per la loro attività, vengono liberati, e salutati come eroi dalla classe operaia francese, ed Eugène Varlin ritorna dal suo esilio in Belgio.
Michael Bakunin, intanto, arriva a Lione con la speranza di trasformare la guerra tra la Prussia e la Francia in una rivoluzione sociale. Bakunin ha esposto la sua posizione in "Lettera ad un francese sulla crisi attuale".
A Lione, Bakunin si incontra con gli altri membri dell'Internazionale che condividono il suo approccio rivoluzionario socialista, tra cui Albert Richard di Lione, ed André Bastelica, di Marsiglia. Il 24 settembre 1870, a seguito di una manifestazione popolare che richiede "una tassa sui ricchi e la nomina degli ufficiali dell'esercito mediante libere elezioni", Bakunin ed i suoi compagni pubblicano un proclama (riprodotto qui sotto) in cui si chiama alla costituzione di una federazione di comuni rivoluzionarie che sostituisca lo Stato borghese. Il proclama viene accolto con entusiasmo, anche se c'è una certa riluttanza, da parte degli associati, a metterlo in pratica.
Quando il Consiglio municipale prova a ridurre il salario degli operai delle fabbriche locali che erano state nazionalizzate, migliaia di lavoratori manifestano davanti al municipio di Lione, permettendo a Bakunin e ad i suoi associati di occupare la sala comunale e ribadire le loro richieste. Ci sono scontri tra i manifestanti e la Guardia Nazionale che, alla fine, riprende il controllo della sala. Bakunin è arrestato, ma poco dopo viene liberato da un piccolo gruppo di compagni. Da Lione, Bakunin si dirige a Marsiglia, insieme a Bastelica, da dove poi rientrerà Svizzera. Una settimana dopo la partenza di Bakunin, da Marsiglia, anche lì viene messo in atto il tentativo di stabilire una comune rivoluzionaria. Mancano sei mesi, al marzo del 1871, e alla Comune di Parigi.

LA FEDERAZIONE RIVOLUZIONARIA DELLE COMUNI

La situazione disastrosa del paese, l'incapacità dei poteri ufficiali e l'indifferenza delle classi privilegiate hanno portato la nazione francese sull'orlo della distruzione.

Se il popolo non si affretterà ad organizzarsi ed agire in modo rivoluzionario, il suo futuro è condannato; la rivoluzione sarà perduta. Riconoscendo la gravità del pericolo e considerando che un'azione urgente da parte del popolo non deve essere ritardata di un solo attimo, i delegati dei Comitati Federati per la Salvezza della Francia, ed il Comitato Centrale propongono l'adozione immediata delle seguenti risoluzioni:

Articolo 1 - La macchina amministrativa e governativa dello Stato, essendo divenuta impotente, viene abolita. Il popolo francese assume il pieno possesso del suo destino.

Articolo 2 - Tutti i tribunali civili e penali sono sospesi e sostituiti dalla giustizia del popolo.

Articolo 3 - Il pagamento delle imposte e dei mutui è sospesa. Le tasse vengono sostituite dai contributi, provenienti dai comuni federati, a carico delle classi ricche ed in proporzione a quanto è necessario per la salvezza della Francia.

Articolo 4 - Poiché lo Stato è abolito, esso non può più intervenire per assicurare il pagamento dei debiti privati.

Articolo 5 - Tutte le organizzazioni comunali esistenti sono abolite e sostituite, in tutti i comuni federati, dai comitati per la salvezza della Francia. Tutti i poteri di governo verranno esercitati da tali comitati sotto la supervisione diretta del popolo.

Articolo 6 - Ogni commissione nel capoluogo di un Dipartimento manderà due delegati alla Convenzione Rivoluzionaria per la Salvezza della Francia.

Articolo 7 - La Convenzione si riunirà immediatamente presso il municipio di Lione, dal momento che essa è la seconda città della Francia ed è nella posizione migliore per fornire le energie necessarie alla difesa del paese. Questa Convenzione, sostenuta dai tutto il popolo, salverà la Francia.

ALLE ARMI!!!


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