Non prendete sul serio la Storia
I mercati si liquefanno, lo spread si spalma dappertutto come una specie di mucosa viscida, il paese va in putrefazione? Bisogna arrestare la decadenza, ma non sperate troppo aiuto dalla politica che si limita a riproporre vecchi generi ormai caduti in disuso come la comica finale stile-Ulivo con l’alleanza che va da Che Guevara a Madre Teresa. Bisogna prendere esempio da Hollywood: Spiderman non va più? Si fa il reboot. Si riparte tutti da capo con un altro cast, un altro regista, un altro concept. I mercati ne saranno ammaliati (che palle vivere per cercare di soddisfare i mercati, è peggio che essere un servo della gleba). Prendiamo esempio dal marketing hollywoodiano e facciamo il reboot dell’Italia a partire dalle sue origini: mettiamo Christopher Nolan a scrivere la Costituzione come se fosse una sceneggiatura ricca di colpi di scena e poi Viggo Mortensen col poncho nel ruolo di Garibaldi. Un Garibaldi anche più muscolare dell’originale, che invece di dire “obbedisco”, dica “fuck” e mulini sganassoni tutt’attorno. Con Salma Hayek che fa Anita, così ci garantiamo anche alcune torride scene di sesso brasiliano, roba da attrarre investitori anche dal Guatemala. E poi Philip Seymour Hoffman che fa un Cavour frocio e intrigante peggio di Capote, e Danny De Vito che fa il re d’Italia basso e carogna. Servillo ormai vestito da Mazzini ci sta benissimo e giù giù con Anthony Hopkins che fa Mussolini col ghigno di Hannibal e un De Gasperi rifatto da Donald Sutherland. E poi anche la storia, cambiamola un po’. I Mille li facciamo diventare un milione con la regia di Zack Snyder, mentre la Marcia su Roma diventa un film di zombie, magari da intitolare I Marci su Roma. Una cosa sola probabilmente non riusciremo a garantire, nonostante tutti i nostri sforzi. Un bel lieto fine.