Jean Pierre, tassista senza licenza, deve battere strade secondarie e per un pugno di franchi è pronto a correre qualunque rischio.
Il suo è uno stralunato percorso notturno intorno alla città di tenebra, che è una e insieme tutte le metropoli equatoriali: tra casupole e hotel a cinque stelle, dalle luci invitanti al buio, tra soldati prepotenti come banditi e banditi armati come soldati.
Un’avventura sospesa tra magia animistica e modernità selvaggia che ci mostra l’altra faccia dell’Africa, quella profonda, dilaniata dai conflitti etnici, dissanguata dall’illegalità, oppressa dai figli degeneri dell’arroganza colonialista.
Per alcuni ( i soliti detrattori) la scrittura di Bargna risulta essere farcita di troppi luoghi comuni e, soprattutto, di descrizioni particolareggiate, che abbondano all’inverosimile di aggettivazioni e fanno perdere il ritmo e il senso riposto dell’intera narrazione.
Per fugare dubbi … e condividere o meno l’impegno dell’autore, che pure c'è stato e anche tanto, non resta altro , allora,che leggere il romanzo.
Proprio come ho fatto io.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Inviato il 24 febbraio a 21:38
Ecco il romanzo di Bargna con recensione....