Tempo prolungato, il Pd chiede spiegazioni scritte all’assessore Alquati sui costi. E intanto il Comune continua a rinunciare al proprio ruolo per favorire le cooperative cattoliche e cielline. E dire che l’assessore proponeva, non senza ragione, di st...

Creato il 20 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Qual è il modello educativo che sceglie il Comune di Cremona, quello della madrasa islamica? L’integralismo? Il medioevo cristiano? A poco a poco il Comune si ritira col pretesto dei costi e cede terreno all’armata – deboluccia – delle cooperative cattoliche, in gran parte cielline o Cielle-compatibili, dunque pronte all’aggressivo gioco di una lobby teocratica e totalitaria, come nel settore delle uova, della sanità e in qualunque altro ambito siano riusciti a inserirsi i seguaci di Giussani e Formigoni?

Passare dalla proposta dello studio dei Celti all’egemonia ciellina dev’essere stata dura per l’assessore Jane Alquati. Ora il Pd le chiede di spiegare i costi del tempo prolungato affidato chissà perché alle cooperative

Con questo sistema per lavorare ci vorrà il certificato di battesimo, un metodo discriminatorio, come pare che si usi oggi per entrare in alcune cooperative. Un Comune dovrebbe garantire servizi per tutti i cittadini, non sottomettersi più che può a tutto quello che la Regione accredita come buono, rendendo impossibile il ruolo dello Stato, che dovrebbe garantire tutti i cittadini. Per questo occorre una scelta di campo ben precisa: essere se stessi, comportarsi come un libero Comune in libero Stato. L’assessore Jane Alquati non ama alla follia tali cooperative e vorrebbe applicare anche altri modelli. Lo ha reso noto lei stessa: ha proposto infatti di insegnare nelle scuole le origini celtiche, che storicamente ci sono state su una vastissima area europea. L’assessore quindi ha una sua sensibilità (è leghista) non prona al colonialismo e al totalitarismo vaticano. Credo che Jane Alquati soffra di fronte a certe decisioni e auspico che in futuro non soffra più. Segue il testo del Partito democratico dedicato al tempo prolungato.

Servizi fondamentali e qualificanti una città e un territorio quali sono quelli relativi all’infanzia e all’istruzione necessitano, al netto delle importanti valutazioni di ordine economico e nell’ottica di una necessaria revisione della spesa dovuti al grave peridio di crisi economica che stiamo vivendo, sempre e comunque un’attenzione particolare.

Di fronte a una logica che sembrerebbe preparare ad una progressiva dismissione di sempre più ampi settori dell’offerta pubblica, crediamo che la risposta scritta agli interrogativi che poniamo alla giunta in merito all’affidamento a terzi del tempo prolungato, sia urgente non tanto e non solo per noi, quanto per i genitori dei bambini che a settembre si troverebbero di fronte ad un cambio di servizio e di modalità dello stesso; pertanto sono doverose informazioni il più possibile ampie e in tempi ragionevoli.

Il testo integrale dell’interrogazione presentata da Alessandro Corradi, Daniele Bonali e Gianfranco Berneri è il seguente

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA CIRCA l’informativa sull’affidamento sperimentale del Servizio “Tempo prolungato” presso le scuole infanzia e asili nido e dei centri “prima infanzia” e “gioco”.

Alla c.a. Sindaco Oreste Perri
Assessore Jane Alquati

In merito all’informativa sull’affidamento sperimentale del Servizio “Tempo prolungato” riguardante le scuole infanzia, asili nido, centri “prima infanzia” e “gioco”, ad alcune cooperative sociali operanti nel terzo settore, presentata in occasione dell’ultima Commisione Politiche Educative, s’interroga l’assessore competente per conoscere:
- in che modo si è giunti a stabilire che il costo per il Comune, esternalizzando il servizio del prolungato nelle 13 scuole dell’infanzia e nidi che lo hanno ad oggi attivato, si possa pressochè dimezzare; passando dai 90mila € indicati come proprio dell’attuale assetto ai 42mila € ipotizzati nella nuova gestione attraverso il coinvolgimento delle cooperative.
Richiediamo pertanto i dati analitici che nel dettaglio mostrino le voci di costo attualmente in essere,
cioè che diano conto esaustivamente dei 90mila € indicati.
- in che modo è garantito l’attuale servizio, ovvero attraverso quali figure professionali (personale di
ruolo, formato, stabile etc.) e con quale inquadramento di mansione? con quali modalità di reclutamento è garantito l’attuale sistema e con quali il nuovo?
- quale sarebbe il profilo del personale previsto per il nuovo assetto con il coinvolgimento delle cooperative sociali?
- per quale motivo non si valuta una concentrazione dell’offerta del prolungato in alcune realtà ad oggi già attive, stante la necessità di ridurre la spesa, mantenendo il servizio all’interno della logica attuale dell’offerta?
- quali sarebbero le tariffe di accesso al servizio con la nuova progettualità e quali sono oggi?

I Consiglieri Comunali PD
Alessandro Corradi
Daniele Bonali
Gianfranco Berneri

0.000000 0.000000

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :