Nel corso di questo weekend si terrà il FreelanceCamp, due giorni partecipattiva [non è un refuso] in cui i freelance italiani si incontrano per scambiarsi le loro esperienze.
Mi è sembrata la cornice più adatta per raccontare, entro il limiti dell’etica professionale, la mia esperienza recentemente conclusa come [temporary] social media editor de «La Stampa».
Di seguito le slide del mio intervento, tenendo presente, as usual, che sono solo un supporto al discorso, al ragionamento. Ci vediamo lì?
* La slide 11 è tratta da questo post dell’amico Roberto Favini