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27 dicembre 2015, annuale cena degli amici di Attilio. A fine serata parte il classico inno in onore del patriarca, che si avvicina ai tre quarti di secolo. Si sente la mancanza del direttore del coro. La novità è l'accompagnamento dell'oste trombettiere. E' piuttosto evidente che il valore del documento non sta tanto nella qualità canoro/musicale quanto nella capacità di questi giovanotti di ieri di innovare nel tempo il tema che da sempre li contraddistingue: una profonda idiozia. Che si spera di mantenere intatta.