Due tra i giocatori più interessanti in chiave presente e futura del tennis nazionale, Matteo Donati e Edoardo Eremin, classe 1995 il primo, 1993 il secondo, si allenano ormai da oltre un anno al Match Ball Bra, con Massimo Puci, già coach del russo-kazako Andrei Golubev. Il fine stagione si presta perfettamente alle considerazioni generali sul 2013 e alle proiezioni 2014. Come giudichi l’anno dei tuoi pupilli?: “Matteo Donati ha fatto un percorso splendido se si considerano i quattro tornei futures vinti, i due internazionali under 18 individuali e quello a squadre su scala europea. In totale sette, a dimostrazione della sua propensione a conquistare i titoli. E’ salito via via di rendimento migliorando sia sotto il profilo tecnico che delle convinzioni mentali”. Quale sarà il suo inizio 2014?: “Abbiamo già pianificato il mese di gennaio. Prima due Challenger, con quello di Bergamo, dove usufruirà di una wild card in tabellone, in primo piano. Poi alcuni futures”. Sarà il leit motiv della stagione che verrà?: “Fondamentalmente sì – prosegue Massimo Puci – cercando di conquistare punti e classifica”.
Spostiamo l’attenzione su Eremin, fresco vincitore dell’Open di Chatillon/St Vincent: “Edoardo ha iniziato il 2013 in bello stile, poi ha subito una serie di infortuni che ne hanno limitato il rendimento. Ora è a posto, tonificato sia sotto il profilo fisico che tennistico. Anche la sua prossima stagione prenderà il via dal Challenger di Bergamo, con il draw preliminare. Proseguirà come quella di Donati tra Challenger e Futures. Il tutto alla ricerca del salto di qualità”. Un ultimo accenno al suo “vecchio” assistito, Andrei Golubev: “Avendo ancora la famiglia a Bra, Andrei fa delle sedute di allenamento da noi quando torna in regione. Ha concluso l’anno con una bella affermazione a livello Challenger ed è rientrato nei top 100. Ad oggi è numero 82 Atp e questo gli garantisce un 2014 di alto livello, con la presenza nei tornei dello Slam. Un’occasione da non perdere per tornare ai livelli raggiunti qualche stagione fa, quando vinse l’Atp 500 di Amburgo”.
Roberto Bertellino
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