Era il 1996 e in quell’anno Renzo Furlan raggiunse la posizione numero 19 della classifica mondiale, ultimo tennista italiano a riuscire in una tale impresa. Quest’anno un altro nostro portacolori con la racchetta in mano si è avvicinato tantissimo a quella soglia e molto probabilmente, se tutto andrà per il verso giusto, l’anno prossimo riuscirà nel suo intento. Parliamo ovviamente di Andreas Seppi, n°23 del ranking Atp e miglior tennista italiano al mondo in questa stagione.
Un anno fantastico quello dell’altoatesino, vincitore di ben due tornei (Belgrado e Mosca), che lo hanno fatto diventare il primo tennista italiano nella storia a vincere almeno un titolo Atp su tre superfici diverse (terra, cemento ed erba). Proprio quest’ultimo dato mostra la crescita di Andreas e la sua grande capacità di adattarsi a qualsiasi tipo di campo. Ovviamente rimane l’amata terra il campo preferito, ma anche sul veloce il 28enne di Bolzano è diventato particolarmente competitivo grazie a dei notevoli miglioramenti al servizio, soprattutto nella velocità della prima palla. Il merito di questa incredibile crescita, soprattutto a livello mentale più che tecnico, va dato anche al suo storico coach Massimo Sartori, che forma con Andreas un connubio perfetto e che dura addirittura dal 1995.
Oltre alle due prestigiose vittorie non vanno dimenticati due grandi exploit, entrambi sulla terra rossa: il primo sono i quarti di finale (sconfitto da Roger Federer) agli Internazionali d’Italia, raggiunti dopo aver sconfitto il numero 10 al mondo John Isner e in un epico ottavo lo svizzero Stanislav Wawrinka, che si è visto annullare dall’azzurro ben sei match point; il secondo è l’ottavo conquistato al Roland Garros, quando fu costretto a cedere solamente al quinto set al numero uno al mondo Novak Djokovic, dopo essere stato avanti addirittura per due set a zero e per ben due volte a soli due punti dalla vittoria. Proprio il risultato dello Slam di Parigi ha consegnato all’Italia un Seppi completamente diverso, consapevole dei propri mezzi e di poter lottare alla pari anche con i più forti del mondo.
Una stagione che andrà ricordata anche per il suo ritorno in Coppa Davis dopo due stagioni di assurdo allontanamento dalla maglia azzurra per una disputa con la Federazione. L’altoatesino è stato uno dei protagonisti dello spareggio di settembre a Napoli contro il Cile, che ha permesso all’Italia di rimanere nel World Group. Andreas sarà ancora il punto di riferimento della nostra squadra anche il prossimo anno e già dal primo appuntamento con la Croazia, occasione molto ghiotta per raggiungere i quarti di finale dell’antica competizione.
Il 2013 deve essere l’anno della definitiva consacrazione e deve portare Seppi non solo dentro i primi venti del mondo, ma anche a ridosso di quella Top Ten, che per costanza e talento l’azzurro meriterebbe.
foto tratta da sportnews.bz
OA | Andrea Ziglio