Roger Federer diventa una leggenda ed entra di diritto nella storia di questo sport, conquistando il suo sesto Masters in carriera. Batte così il record della competizione (Lendl e Sampras sono fermi a 5). Per lo svizzero si tratta del 70° successo nella finale Atp numero 100: a Londra Roger batte il francese Jo-Wilfried Tsonga (per la terza volta in quattordici giorni) col punteggio di 6-3 6-7 (6-8) 6-3 in 2 ore e 19 minuti di gioco.
La partita sembrava destinata ad un comodo 2 set a 0 per Federer, quando sul 5-3 lo svizzero si apprestava a sfruttare le palle breack a propria disposizione. Tsonga le salva tutte con due ace e una spettacolare volèe.
E qui è cominciata la rimonta del francese: vinto il game e ancora sotto 5-4, strappa il servizio al rivale rientrando così nel match. In vantaggio 6-5, dopo aver ancora una volta recuparato dal breack, Tsonga è stato a due punti dal set, ma Federer pareggia i conti portando l’incontro sul 6-6.
Nel tie break Federer è determinato a portare a casa la partita ed il torneo, ma in vantaggio 5-2, il francese recupera fino al 6-5 per Federer. Il primo match point è quindi ad appannaggio dello svizzero. Tsonga lo annulla con l’ennesimo dritto vincente, poi super servizio sulla riga porta il punteggio sul 7-6, quindi con il terzo punto consecutivo Tsonga vince 8-6 il tie breack.
Nel terzo e decisivo set, Roger ha cercato di allontanare subito i fantasmi di una sconfitta ricominciando a spingere in modo più efficace per togliere l’iniziativa al rivale, micidiale quando può sfruttare tutta la sua potenza.
La svolta del match nell’ottavo game, quando Federer ha strappato la battuta a Tsonga sfruttando la terza palla break. Al servizio sul 5-3 non si è lasciato sfuggire l’occasione: 6-3 finale senza cedere neppure un punto.