Roger Federer trionfa per la settima vola nella sua carriera nel torneo Atp 500 di Dubai (cemento, montepremi 2.082.605 dollari). Lo svizzero, numero 2 del mondo e del seeding, ha sconfitto in finale il serbo Novak Djokovic, numero 1 del ranking Atp e del tabellone, con il punteggio di 6-3, 7-5 in un’ora e 24 minuti di gioco.
(atpworldtour.com)
Per Federer si tratta del titolo numero 84 della sua carriera. Match giocato a livelli altissimi la finale, 37esimo capitolo (20-17 in favore di Federer) di una delle rivalità più emozionanti del tennis moderno. Primo set deciso da un break messo a segno dal vincitore di 17 prove del Grande Slam all’ottavo gioco sulla prima opportunità concessa da Djokovic. Nella seconda frazione la percentuale al servizio del campione di Basilea cala quel tanto da permettere al serbo di rendersi pericoloso: lo svizzero però è implacabile sulle palle-break salvate (alla fine saranno 7 su 7). Comprese tre che sono altrettanti set-point: i primi due consecutivi nel decimo gioco (volée di diritto che accarezza la riga ed ace), il terzo nel dodicesimo gioco con uno smash che il serbo non riesce a rimandare dall’altra parte. Altrettanto chirurgico l’elvetico nelle palle-break a suo favore: dopo quella nel primo set, nella seconda frazione Federer con un diritto vincente strappa la battuta nell’undicesimo gioco ad un Djokovic che era in vantaggio per 40-0.
Per il campione di Belgrado, vincitore a Dubai nel 2009, 2010, 2011 (proprio su Federer) e 2013, si tratta della prima sconfitta in finale nel torneo degli Emirati. Grazie ai 12 ace messi a segno contro nella finale odierna, Federer è diventato il quarto giocatore, dal 1991, a raggiungere il traguardo dei novemila ace (per la precisione sono 9.007): l’ace “numero 9.000″ il 33enne svizzero lo ha tirato all’inizio del sesto game del secondo set. Il 27enne di Belgrado, invece, deve rimandare l’appuntamento con il 50esimo titolo Atp in carriera. (ADNKRONOS)