Siamo andati alla scoperta proprio di questa seconda struttura e l’abbiamo vista trasformata, accogliente, pronta ad ospitare campioni in erba ed amatori. Sono tre i campi, due sotto struttura doppia e con terreno in terra rossa sintetica, uno coperto con un pallone particolare che consente di giocare fino all’imbrunire senza utilizzare l’illuminazione. Anche in questo caso la superficie è veloce ma non velocissima. Rifatti gli spogliatoi, ricavata una club house con ingresso a scorrimento e pomelli sostituiti da palline da tennis, il centro trasuda storia e trasmette la voglia di giocare: “Abbiamo vinto due bandi comunali per dar vita al progetto e passo dopo passo – afferma Spatazza – siamo riusciti nell’intento. Oggi possiamo dire di aver ridato alla città due poli sportivi di assoluto interesse e fruibili dai più. Accessibili i prezzi e sicuri i consigli. Se amate il tennis da queste parti sarete sempre i benvenuti”.
Come succede ad ogni storia che si rispetti la voglia di continuare a rivitalizzare centri “sopiti” è rimasta immutata in Spatazza & C. Ecco che alle porte (entro fine marzo dovrebbe prendere forma n.d.r.) c’è la rinascita di un’altra realtà in zona Strada Altessano: “E’ considerato il quartiere “Bronx” di Torino – conclude Spatazza – ma sono certo che molte sono le voglie di sport in queste contrade. Se proposto nel modo giusto anche il tennis può diventare un veicolo per affrancarsi da situazioni spesso pesantissime. Un’altra scommessa che vogliamo vincere, per il sociale e l’amore che proviamo per questa bellissima professione”.
Roberto Bertellino
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