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Tennis: tante promesse ed una certezza, Gianluigi Quinzi

Creato il 23 marzo 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Tennis: tante promesse ed una certezza, Gianluigi Quinzi
Dopo 11 anni la squadra di Davis ha raggiunto la Serie A, ma il primo turno con la Repubblica Ceca ha fatto tornare i dubbi sulla reale forza del gruppo azzurro. Da sommare ci sono ormai i continui risultati negativi durante la stagione e la conferma arriva dall'incapacità dei nostri tennisti di entrare tra i primi trenta del mondo. E' un problema che si ripresenta costantemente, ma sembra che alle spalle dei "grandi" ci siano dei ragazzi molto promettenti.  
La situazione però potrebbe cambiare, perché stanno crescendo tanti giovani ragazzi che possono regalare un futuro più che roseo al nostro tennis. La più grande speranza azzurra porta il nome di Gianluigi Quinzi. Il marchigiano classe 1996 é definito da tutti gli addetti ai lavori il 'Messia' che riporterà l'Italia tra le prime nazioni al mondo. Il 16enne occupa già la sesta posizione nel ranking under18 e i risultati finora ottenuti mostrano continui segnali di miglioramento. In un future in Cile, Quinzi è riuscito a superare il secondo turno in un torneo professionistico per la terza volta in carriera. Tutto il tennis italiano lo sta aspettando come il "salvatore della patria" e questa volta non si può sprecare l'occasione di avere un campioncino in casa propria che onori il tricolore.
Da seguire con particolare interesse ci sono anche altri ragazzi che stanno tentando la scalata verso il mondo professionistico. Ottimi risultati sono stati ottenuti da Stefano Napolitano e Matteo Donati. Il primo ha raggiunto quest'anno il secondo turno agli Australian Open juniores e ha fatto molto bene in numerosi tornei Itf, che gli hanno permesso di diventare n°11 al mondo nella sua categoria. Classe ‘95 come il biellese Napolitano è Matteo Donati, che nelle ultime due stagioni è riuscito a raccogliere buoni risultati nel circuito Juniores.  Secondo il tecnico federale ed ex bandiera italiana di Davis Renzo Furlan, l'Italia può dormire sonni tranquilli per i prossimi anni, avendo in Quinzi, Napolitano e Donati un trio dal valore impressionante.
Oltre a loro non vanno dimenticati anche Alessandro Colella e Filippo Baldi, quest'ultimo per due volte campione italiano under16. Purtroppo negli ultimi anni di nuovi fenomeni, di campioni superlativi ne abbiamo sentito parlare in grande quantità e troppe volte le aspettative non sono state rispettate. Senza citare i casi di Bolelli e Fognini, tennisti talentuosi ma che devono ancora maturare nel carattere e nella continuità di rendimento, non si può non parlare della storia di Matteo Trevisan. Il 22enne fiorentino, dopo aver strabiliato nella categoria juniores raggiungendo il n°1 del mondo e la semifinale al Roland Garros, non ha saputo fare quel salto di categoria e qualità che ci si prospettava da un tennista del suo calibro.
Questo il resoconto della situazione del nostro movimento tennistico. Di belle speranze e future certezze ce ne sono, bisogna ora saperle coltivare e gestire per far tornare il tennis italiano nelle posizioni che merita.
http://www.intervistasportiva.com/it/altri/tennis/2012-03-23/000166/era-una-volta-il-tennis-italiano.aspx?pag=1 
Andrea Ziglio

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