Una delle finali più belle degli ultimi anni, sicuramente la più entusiasmante e di quelle dei Masters di questa stagione. A Shanghai Novak Djokovic interrompe il regno di Andy Murray (due volte vincitore del torneo) e sconfigge il britannico in tre set con il punteggio di 5-7 7-6 6-3 al termine di tre ore e venti minuti di gioco.
Dopo la finale degli Australian Open e quella degli Us Open del 2012, i due tennisti hanno riacceso la rivalità, che potrebbe caratterizzare il mondo del tennis maschile per i prossimi anni. Con l’assenza di Nadal (chissà quando tornerà lo spagnolo?) il serbo e lo scozzese lanciano la sfida al n°1 del mondo di Roger Federer, che da domani festeggerà la 300esima settimana in testa alla classifica Atp.
Una finale davvero pazzesca e con tanti colpi di scena, che hanno portato a cambiare il nome del possibile vincitore ad ogni game. Nel primo set entrambi fanno fatica a tenere il servizio e ci sono addirittura sette break, con Murray che ottiene quello decisivo nell’undicesimo game per poi chiudere 7-5 la prima frazione.
Il secondo set è uno spot del tennis moderno: accelerazioni improvvise, bordate da fondo campo, attacchi in contropiede e la pallina che viaggia ad una velocità supersonica. La normale conseguenza è il tiebreak, che dura addirittura 20 minuti e si chiude a favore di Nole per 13-11. Il serbo annulla cinque match point e ringrazia un errore incredibile con il dritto di Murray sull’undici pari.
Nel terzo ed ultimo parziale la stanchezza prende il sopravvento e a farne le spese è soprattutto lo scozzese, che appare meno in forma del suo avversario. Il momento decisivo arriva al settimo game con Djoko che è bravo a sfruttare il passaggio a vuoto del n°3 del mondo al servizio e di ottenere i break, successivamente replicato anche sul 5-3, conquistando il game che consacra il trionfo di Djokovic.
Chiuso questo meraviglioso torneo di Shanghai, ora l’attenzione degli addetti al lavoro si sposta sui tornei Atp di questa settimana: Vienna, Stoccolma e Mosca, quest’ultimo che vede al via il nostro Andreas Seppi, testa di serie n°2.
foto tratta da eurosport.com
OA | Andrea Ziglio