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Tensione altissima in Burundi/Scontri tra popolazione civile e polizia nelle periferie di Bujumbura

Creato il 22 giugno 2015 da Marianna06

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“Nel quartiere di Kinanira, dalle 4 di mattina la polizia ha cercato di entrare nelle case, ma la popolazione ha rifiutato: gli agenti hanno cominciato a sparare, gli altri a tirare pietre; da ore è guerriglia urbana”. A testimoniarlo è una fonte della MISNA a Bujumbura: nella capitale del Burundi la tensione rimane altissima dopo che, nel fine settimana, il governo ha reso noto che 11 poliziotti sarebbero rimasti feriti dal lancio di granate, accusando gli oppositori al terzo mandato del presidente Pierre Nkurunziza.

“Venerdì sera, dalle 22.30 fino alle 3 di notte – racconta a questo proposito l’interlocutore della MISNA – ci sono stati spari e granate praticamente in tutti i quartieri della contestazione: il governo ha accusato i manifestanti ma secondo altre ricostruzioni è stata la polizia ad attaccare i quartieri. Le voci parlano anche di un certo numero di morti, ma è difficile avere informazioni su questo punto”.

In generale, continua la testimonianza “i quartieri periferici sono militarizzati e gli scontri sono quotidiani, mentre nel centro città polizia ed esercito sono molto meno visibili”. Anche in altre parti del paese sarebbero avvenuti attacchi, ma le informazioni su questo punto sono più vaghe. Vittime si sarebbero registrate, in particolare, a Ngozi – località d’origine del presidente Nkurunziza, dove un bar è stato colpito da granate e proiettili.

In questo clima le Nazioni unite hanno annunciato la nomina del senegalese Abdoulaye Bathily, rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu in Africa centrale, come nuovo mediatore nella crisi. Bathily sostituisce Said Djinnit, ricusato dall’opposizione politica nelle scorse settimane in quanto tacciato di posizioni “filogovernative”. Restano tuttavia difficili le prospettive di un dialogo. “La società civile cerca di continuare le manifestazioni pacifiche, ma sembra che lo spazio non ci sia: il rischio è che quei partiti politici che hanno anche milizie possano intervenire in altro modo”, conclude la fonte della MISNA. (Fonte MISNA)

               a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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