tentare di vivere un vita normale in un paese anormale.

Da Leucosia

 

Secondo la Costituzione italiana:

Articolo 38

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera.

questi che ho appena elencato  sono diritti sacrosanti, sanciti dalla nostra Carta. diritti che puntualmente sono disattesi! ho letto le nuove misure contenute nel decreto Salva Italia del governo Monti, sui temi inerenti le politiche sociali e fisco.  sono rimasta senza parole. tutto ciò ricadrà pesantemente a livello economico sulle persone invalide e sulle loro famiglie! mi domando: è giusto tutto questo? dove finita la tanto sbandierata parità a livello sociale?  di certo i disabili che vedono calpestati i loro diritti in maniera così plateale non stanno a guardare, am si organizzano e protestano. è di oggi la notizia di un sit in a Roma davanti a Montecitorio, il luogo per eccellenza dove sono emanate leggi che dovrebbero tutelarci. in sostanza si chiede che venga stralciato dal famoso decreto Salva Italia l’articolo 5, evitando in questo modo che il reddito del disabile sia accorpato a quello del resto del nucleo familiare ai fini dell’ISEE, che l’indinnità di accompagnamento sia concessa al solo titolo della minorazione, che le provvidenze economiche delle persone disabili siano tenute fuori dal calcolo dell’ISEE. ovvero mantendo i diritti garantiti per legge sino ad oggi! perchè altrimenti ca a farsi benedire l’assistenza alle persone non più autosufficienti! davvero non riesco a capire con quale sadico gusto si sta tentando di far ricadere su persone già provate da una malattia o una disabilità, le colpe di un malgoverno precedente.

come se non bastasse, l’INPS ha dichiarato recentemente un drastico taglio alle pensioni di invalidità, non più tentando di andare a stanare i cosiddetti falsi invalidi, ma andando a caccia di persone miracolate improvvisamente.

dice infatti Mastrapasqua in una recente intervista al Corriere della Sera, a porposito dei previsti tagli alle pensioni di invalidità – su 122 mila aventi diritto saranno rivisti in 34 mila circa!  

Voglio subito dire che qui non stiamo parlando di falsi invalidi, cioè di persone che hanno truffato lo Stato. Ma di controlli sanitari sull’evoluzione di patologie che possono migliorare in seguito, riducendo così il grado di invalidità e le prestazioni connesse

tagliare con visite di revisione l’emolumento pensionistico  a persone la cui invalidità è pienamente acclarata, mi sembra uno schiaffo alla dignità umana! come se il disabile, il vero disabile avesse di che vivere agiatamente con quei 4 spiccioli della pensione!

e torniamo al punto di partenza di questo post. al famigerato articolo 38 della nostra costituzione dove è sancito che coloro che sono inabili hanno tutto il diritto ad essere avviati all’attività lavorativa.  anche questa una beffa bella e buona! secondo la mia esperienza personale… ho penato per essere iscritta al collocamento obbligatorio, ho fatto visite su visite che attestavano la mia idoneità lavorativa, addirittura ero considerata all’epoca una perla rara essendo disabile e laureata per di più, una che veramente cercava di lavorare, perfino partecipando a concorsi per cat pro!,  nonostante tutto. cosa ha prodotto la mia ricerca di una posizione lavorativa? nient’altro che montagne di attestati, di fogli di carta bollata totalmente inutili. che adesso ingialliscono in una cartellina. ogni tanto li controllo e li risistemo, pensando alle file estenuanti da me espletate, alle convocazioni di rito e alle frasi fatte che piovevano sul tavolo della commissione.

quello che mi fa più rabbia sapete cos’è? è la mia totale impotenza davanti a questo granitico status quo. a questa condizione di invisibilità, a chi non dà alcun diritto trasparente ma solo ulteriori batoste, a chi non vuole offrire altre possibilità se non questa mentre si preferisce ignorare platealmente quanto può ancora valere una persona con handicap!

non immaginate nemmeno con quanta amarezza ho scritto queste mie riflessioni!



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