Nell’ultimo periodo si è parlato molto di smog. Le grandi città italiane (Roma, Torino, Genova, Firenze, Napoli) sono sotto attacco: l’aumento delle polveri sottili (che in maggior parte derivano da cause antropiche come traffico e processi di combustione) rende l’aria irrespirabile e la qualità della vita cala drasticamente. I motivi di questa situazione anomala (ma non troppo) sono da ricercare soprattutto nelle condizioni meteo e nell’aumento della pressione e dell’umidità, oltre che alla diminuzione delle temperature. E io penso a quanto sono fortunato a vivere in un piccolo paese in provincia di Cuneo: qui l’emergenza smog non esiste, l’aria è pulita, il cielo è azzurro (sembra una cosa normale, ma non per tutti). Mi piace correre nel primo pomeriggio nei dintorni di Beinette: il paese è circondato da cascine, campagne, campi di mais e prati, le strade sono ancora in parte sterrate e gli unici mezzi di trasporto che incontro sono i trattori e le biciclette. Non di rado è possibile ottenere incontri ravvicinati con mucche, corvi, volpi, cinghiali e caprioli. Il problema PM10 qui non esiste e respirare è ancora un’attività salutare. :-) Nella foto Elisa (grazie per l’aiuto) prova l’ebrezza della ‘mascherina‘ (che in realtà non ha nessun potere contro il particolato) in una giornata di cielo sereno e aria pulita sul belvedere di Mondovì (e il Monviso sullo sfondo).
24 mesi di riduzione dell’aspettativa di vita nelle aree urbane più inquinate a causa dello smog prodotto dal traffico. 8220 decessi prematuri l’anno, solo nelle 13 principali città italiane, attribuibili a concentrazioni di PM10 superiori ai 20 μg/m3. Circa 60.000 vittime l’anno in tutto il Paese per esposizione a concentrazioni elevate di PM2,5. (Alberto Fiorillo)