Tenuta di Fessina tra le cantine più premiate dalle principali Guide ai vini d’Italia 2013
Da Silviamaestrelli
Scheda TENUTA DI FESSINA sulla Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2013: “La Tenuta di Fessina conta, nell’ambito etneo, su due diversi siti produttivi: il principale sul versante nord, proprio a ridosso dell’abitato di Rovittello, in gran parte composto da una vigna di nerello mascalese di un’ottantina d’anni; l’altro vigneto, di solo carricante, di pari età, è invece sul versante opposto, quello che guarda verso sud, a Santa Maria di Licodìa. Riguardo allo stile aziendale, Federico Curtaz, enologo e agronomo, socio di Silvia Maestrelli in quest’avventura isolana, sin dalla prima vendemmia ha sempre pensato che i vini di Fessina, senza rinunciare minimamente alla finezza, dovessero esprimere al meglio, e far risaltare, i sentori varietali delle uve e la territorialità unica del vulcano. Tre Bicchieri meritati per il carricante A’ Puddara ’10, vino complesso e di straordinaria eleganza, gustativamente spesso, connotato da una vibrante acidità. Notevole prestazione per Il Musmeci ’09, da nerello mascalese e cappuccio, dai bei toni minerali e di resina”. >>>>><<<<< La scheda dedicata a Tenuta di Fessina sulla Guida I VINI D’ITALIA 2013 de L’Espresso, curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari. Fondata nel 2007, a Tenuta di Fessina sono attribuite, dall’Espresso, DUE STELLE: “alle migliori aziende viene attribuita una valutazione in stelle, da una a tre. I produttori ‘stellati’ devono avere almeno uno di questi pregi particolari: alto livello qualitativo; rappresentatività nel territorio o nella denominazione di riferimento; presenza di uno stile definito, riconoscibile e stabile nel tempo”. “Il progetto siciliano di Silvia Maestrelli (sua l’azienda toscana Villa Petriolo) e di Federico Curtaz ha un baricentro etneo, ma può contare su vigneti in Val di Noto (nero d’Avola) e a Segesta (chardonnay). Il nucleo principale è comunque sull’Etna, dove l’azienda è centrata su un corpo unico in contrada Rovittello, sul versante nord del vulcano, costituito da vecchie vigne ad alberello e da un affascinante palmento per la vinificazione, al centro di un intelligente restauro conservativo. ETNA BIANCO A’ PUDDARA 2010. 5 bottiglie, ECCELLENZA DELL’ESPRESSO.18/20 bt 3000 € 24/28 il profilo aromatico è giocato su sottili venature minerali, l’attacco di bocca è molto fresco, lo sviluppo reattivo, la sapidità e l’acidità ne sostengono la dinamica, con l’aerazione l’autenticità si allea a una purezza cristallina. ETNA ROSSO IL MUSMECI 2009. 17,5/20 bt 16000 € 32/37 cupo e austero, poco espressivo al naso, bocca di intensa energia fruttata, la qualità della materia è notevole, i tannini serrati, le vibrazioni sapide lasciano presagire ancora ampi margini di sviluppo e il finale possiede una tensione che è pressoché impossibile ritrovare nei rossi etnei di un’annata difficile come la 2009. NAKONE 2011. 16/20 chardonnay bt 16000 € 11/13 ERO 2011. 15/20 nero d’Avola bt 13000 € 11/13 LAENEO 2011. 15/20 nerello cappuccio bt 3500 € 11/13″. >>>>><<<<< A’ Puddara 2010, Carricante 100% di Tenuta di Fessina, merita la menzione “Grande Vino” di Slow Wine, ritenuto tra i vini più piacevoli della Guida Slow Food Editore 2013, curata da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni. All’intera produzione aziendale di Tenuta di Fessina anche l’attribuzione della “BOTTIGLIA” Slow Wine. Scheda Slow Wine 2013_ Tenuta di Fessina. “VITA_Visitando le pendici dell’Etna e lo straordinario patrimonio di vecchie vigne contornate dai suggestivi terreni vulcanici, si capisce bene perché negli ultimi anni produttori e tecnici di diverse parti d’Italia siano approdati in questa terra. Quello di Federico Curtaz e Silvia Maestrelli, rispettivamente consulente agronomico di fama internazionale e nota produttrice toscana, è stato amore a prima vista per questo territorio, di cui sono oggi validissimi e rispettosi interpreti. VIGNE_La competenza di Federico si coglie visitando i vigneti, condotti nel pieno rispetto della tradizione etnea, esaltando la complessità e l’equilibrio delle vecchie vigne (alcune centenarie) distribuite su colate laviche di epoche molto diverse. L’approccio agronomico è ragionato e affidato al buonsenso e alla sua esperienza decennale. Oltre all’Etna, l’azienda ha piccoli appezzamentu nel Trapanese e poco lontano da Noto. VINI_ Negli anni, la gamma di Silvia e Federico si è ampliata: la proposta spazia dai classici vini etnei alle nuove etichette fuori dal territorio. In tutti i vini troviamo estrema pulizia, espressione della zona di origine e bevibilità. Ne è prova l’Etna Rosso IL MUSMECI 2009 (10.000 bt; 29 €), vino frutto di un’annata ritenuta non facile nel territorio, ma che, con competenza in vigna e cantina, l’azienda è riuscita ad esaltare. E’ fragrante, sottile e profondo al tempo stesso, con una bella succosità. L’Etna Bianco A’ PUDDARA 2010 (3.500 bt; 24 €) si conferma un fuoricalsse: coniuga complessità olfattiva con una straordinaria mineralità. Testimonial d’eccezione del potenziale dei vini dell’Etna. Davvero un GRANDE VINO. Il LAENEO 2011 (nerello cappuccio; 3.500 bt; 12 €) è ricco di frutta e un po’ rustico. Potente e fine il NAKONE 2011(chardonnay; 10.000 bt; 12 €)”.
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