TENUTE COLLESI TRIPLO MALTO
Una bionda intensa frutto di anni d’esperienza mista a tanta passione, realizzata dall’azienda marchigiana di Giuseppe Collesi e Roberto Bini. Materie prime di qualità, accuratamente selezionate a partire dall’acqua del Monte Nerone, ritenuta tra le migliori d’Europa per produrre birra, e l’orzo coltivato negli appezzamenti di terreno della famiglia Collesi.
Praticamente una birra a chilometro zero.
Una triplo malto rigorosamente non pastorizzata, a rifermentazione naturale che avviene in bottiglia e con ben 9° Adatta a primi piatti elaborati o a secondi di pesce.
CARATTERISTICHE
Una schiuma delicata, mediamente compatta e con una persistenza non troppo accentuata (caratteristiche che apprezzo soprattutto quando ben si sposano con il gusto della birra) apre la strada a sentori appena accennati di prato ed erba fresca. Sensazioni che ricordano una visita in campagna con prati coltivati in lontananza, pane caldo e appena sfornato, lievito. Un insieme di freschezza leggermente fruttata, agrumi e ananas in testa, piacevole e rilassante.
Con il primo assaggio sembra di assaporare una birra leggera, dolciastra e vellutata, dal gusto appena accennato che va rafforzandosi con le successive degustazioni. Impressioni che restano sul palato anche se dopo la seconda sorsata va emergendo il robusto contenuto alcolico. Una piacevole diversità di gusti che non lascia in bocca percezioni amare, fastidiose o stomachevoli, come a volte mi è capitato con altre doppio malto.
Una bionda (triplo malto) e un panino.
Adoro le birre con un’alta gradazione alcolica e solitamente le bevo senza accompagnarle al cibo, al massimo qualche stuzzichino poco impegnativo. Questa volta ho fatto un’eccezione optando per un buon panino imbottito. Ho usato il classico al sesamo che ho diviso in due parti, sulle quali ho spalmato maionese e bomba calabrese. La metà usata come base l’ho arricchita con insalata mista, mentre nel frattempo riscaldavo, in una padella antiaderente, delle fette di pancetta affumicata (quella confezionata venduta nei supermercati).
Nella stessa padella ho successivamente fatto cuocere un hamburger, per una quindicina di minuti girandolo più volte (a me piacciono ben cotti). Verso fine cottura ho adagiato due fette di emmental, lasciandole giusto il tempo di farle ammorbidire. Spenta la fiamma ho posizionato la pancetta e successivamente l’hamburger sulla base del panino (quella con l’insalata).