«I talk cominciano ad essere tanti, anche se l'informazione è sempre bene che ci sia - prosegue Teodoli -. Le trasmissioni, comunque, sono diverse l'una dall'altra. Forse le banalizza la presenza sempre degli stessi politici. Hanno invitato anche le fasce emergenti dei politici, ma evidentemente mancano le idee forti. Speriamo di ricominciare a parlare di questioni che riguardano il Paese in modo più serio».
Teodoli ha riportato il talk su Rai2, dopo l'uscita di Michele Santoro dalla tv pubblica. 'Virus' di Nicola Porro viaggia però tra il 2 e 3% di share ed è stato spostato, a partire da questa settimana, dal mercoledì al venerdì. «L'inizio di un ciclo è sempre complicato - argomenta il direttore di rete -, anche Ballarò all'inizio non aveva grandi ascolti. Bisogna lavorare e resistere. È un programma che non tratta solo politica, ci sono anche inchieste. È diverso da un semplice talk. Forse non è stato ancora pienamente compreso».
A determinare lo spostamento la presenza il mercoledì di altri talk, come 'La gabbia' di Gianluigi Paragone su La7 e tra poco anche di Giuseppe Cruciani e Davide Parenzo su Rete4. Oltre a 'Chi l'ha vistò su Rai3 ed ora anche 'Il Commissario Montalbano', in onda anche il mercoledì su Rai1 per contrastare 'Le tre rose di Eva' su Canale 5. «Leone (direttore Rai1, ndr) ha fatto le scelte migliori per la sua rete - afferma Teodoli -, certo se non avesse spostato Montalbano sarei stato più felice. Porro certo non ne ha beneficiato».