La fede è una grazia. Accogliere questo dono significa porsi alla sequela di Gesù, mettendo in pratica i suoi insegnamenti. Nel punto di partenza di ogni teologia sta l’atto di fede.
Pensare la fede è qualcosa che sorge spontaneamente nel credente, una riflessione motivata dalla volontà di rendere più profonda e coerente la sua vita di fede.
Ma questo non è un problema meramente individuale : la fede si vive sempre in comunità. Entrambe le dimensioni, quella personale e quella comunitaria, segnano tanto l’esperienza della fede quanto la sua comprensione.
Il compito teologico è una vocazione che si suscita e si esercita nel seno della comunità ecclesiale. Esso è al servizio della missione evangelizzatrice della chiesa.
Questa collocazione e questa finalità gli conferiscono il suo significato e ne delineano la portata.
La teologia è un parlare di Dio, animato dalla fede; Dio è, in realtà, il primo e ultimo tema del linguaggio teologico.
Molti altri punti possono essere toccati, ma solo nella misura in cui essi parlano di una relazione con Dio. (pag. 113)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Gustavo Gutiérrez - teologo peruviano-padre della Teologia della Liberazione