Il nano e il suo mondo
La teoria nanocentrica assomiglia molto alla teoria eliocentrica di Galileo, solo che al posto del sole è il nano il centro dell’universo.
Tutto gira intorno al nano.
Passati i primi 6 mesi, in cui sei ancora una persona normale, ti accorgi che il centro di te e del mondo é il nano dentro la tua pancia.
Subito dopo di lui ci sei tu, che sei il suo mondo.
All’inizio fai ancora finta di essere interessata a ciò che succede intorno a te.
Chiedi ancora al tuo Arturo – nome di babbo fittizio - come sta e fai lo stesso con gli amici.
Ma dalla 28 settimana in poi, ossia da quando entri di diritto tra la panzone – affettuosamente dette grandi pance – ti accorgi che alla fine non te ne importa di come stanno gli altri.
Non ti impora se Arturo ha mal dischiena, il tuo è peggiore.
Non ti importa se la tua amica è a letto dolorante, i tuoi dolori sono certamente peggiori.
E che dire di tuo cugino che ha la febbre altissima e tra poco anche le convulsioni? Niente, l’importante è che lui stia a casa sua – tanto sei certa che guarirà presto.
Il problema è che più vai avanti e più peggiora il nanocentrismo.
Pensi solo a lui, parli solo di lui, ascolti solo lui, fai solo ciò che vuole lui.
E non lo fai certo per cattiveria.
Studi scientifici attendibilissimi, dicono che le potenziali mamme, o meglio le mamme-in-divenire, vivono praticamente in una bolla.
Si dice lo facciano per preservare il bambino, e di conseguenza se stesse, da possibili traumi, dolori, shock e chi più ne ha, più ne metta.
Si dice che siano gli ormoni – parola magica che in gravidanza fa rima con qualsiasi cosa ;-)
E purtroppo devo dire che è tutto vero:
in questo momento chi non chiede come sta il nano è un egoista, perchè il nano è il centro dell’universo!