Aperto nel 1989 per volere di da Sir Terence Conran, il Design Museum è il primo museo al mondo dedicato a questo settore. E a lui, in occasione dei suoi 80 anni, dedicata la mostra The way we live now. E i rimandi alla geniale satira di Anthony Trollope non sono casuali, che questa mostra offre la stessa penetrante visione della società inglese offertaci da Trollope nel XIX secolo, anche se decisamente meno cattiva...
Terence Conran, circa 1950. Photographer Ray Williams
Terence Conran ha fatto per il design quello che Mary Quant ha fatto per la moda: l’ha cambiato. Designer, imprenditore, innovatore e buongustaio, è a lui che si devono l'introduzione in Inghilterra del piumone (duvet), degli utensili da cucina francesi e della cultura del caffè del continente. Una carriera la sua iniziata nel clima austero del dopoguerra che lo porta a decidere che il design deve essere accessibile a tutti, sia nel gusto che nel prezzo. L'apertura del primo negozio Habitat, in Fulham, nel 1964, vende mobili e oggetti per la casa funzionali, semplici e lineari. E non a caso il suo spirito innovatore trovò ampio consenso nella swinging London degli Anni '60 e annovera tra i sostenitori la stessa Mary Quant, per cui Conran disegna gli interni del negozio.
Habitat bag, 1964
Sull'onda del successo di Habitat, Conran apre una nuova serie di negozi, The Conran Shop, che ancora oggi offrono una selezione dei maggiori brand del design internazionale. Ma questo instancabile creativo non si è fermato ai mobili e ha firmato anche spazi pubblici, come il Terminal One dell'aeroporto di Heatrow, librerie e persino ristoranti (l'altra sua grande passione) tra cui il famoso Bibendum all'interno dello storico edificio Michelin House, acquistato nel 1985. Da allora ne ha inaugurati più di 30 nelle più importanti città del mondo contribuendo non poco a modificare anche il gusto inglese per la tavola. Quando si dice la passione…
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