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Teresa e la perbenista rimozione

Da Bibolotty
Diciamoci la verità cara Elenina questo è sempre il paese di Pinocchio e della fata turchina!
Qui puoi fare ogni cosa se hai soldi e chi te la conceda.
Si sa che c’è il solito amico dell’amico in grado di favorirci, per gabbare lo stato e frodare le leggi.
L’amico è sempre quello che lì ci lavora, e che fa passare il tuo nome tra i primi della fila.
Anche in Banca c’è chi chiude un occhio, basta passare una bustarella in nero al Direttore: e sono tanti che ti concedono prestiti e fidi e senza protestare.
Ma questo accade ovunque lo sappiamo, anche in ospedale, c’è chi ci strizza l’occhio e ci dà la soluzione, lo stesso stipendiato per essere imparziale.
Teresa e la perbenista rimozione
Prima si sa, ci si doveva arrangiare oggi no, ma tanto è uguale: sai com’è... c’ho bisogno del posto per il bimbo all’asilo comunale, tanto basta pagare e non guardare.
Poi tutti al bar a lamentare di questo Governo ladro e dei suoi inquisiti, i primi siamo noi che appena ne abbiamo l’occasione, arraffiamo privilegi.
Hai visto mai qualcuno rifiutare una raccomandazione?
Io no!
Questo è il Paese di Pulcinella e di Pantalone, alla bustarella e all’aumma aumma non c’è proprio soluzione.
Anche i più morigerati e rivoluzionari sono pronti a voltare la testa e allungare denari.
Anche in letteratura siamo costretti a leggere tiepidi esercizi di bella scrittura perché ci sono raccomandati d’oro a guidar le fila di fantomatiche rivoluzioni editoriali. Amici di direttori e figli di papà che in vita loro non hanno mai lavorato e adesso pretendono di protestare contro lo stato.
Ma guai a parlarne male, non si sa mai, un giorno ci potranno raccomandare.
Si sa che è così e non ce ne dobbiamo meravigliare.
L’Italia è il paese dell’agonia cui non c’è scampo, dello sdegno di fronte a forme d’amore che superino il segno, il confine tirato dalla cattolica morale e dal benpensante spirito borghese che strizza l’occhio e se ne fotte di chi ne fa le spese.
Di notte provo sconcerto a leggere le parole digitate per arrivare a questo blog innocente, alla mia casa rosa e al mio mondo dorato: la perversione di chi vuole fare sesso con la nonna e la cognata, di chi vorrebbe vedere in ginocchio la giovane tata e poi magari al mattino condanna il collega gay o chi fa sesso estremo apertamente.
Certe cose si dicono e si fanno nascostamente: al buio di una sagrestia o in confessionale, e mi risparmio la rima per non essere indecente, per non ferire il buon gusto della gente, sempre quella che con il libro in mano, a sera, si vuole svagare e leggere la sottile cronaca rosa di una donna cui alla fine va tutto bene, non di quella che si è ammazzata perché oltre ad aver avuto tre aborti non ha potuto adottare.
Teresa e la perbenista rimozione
È un circolo vizioso, è tutto collegato.
Stiamo sempre a guardare altrove: sia la realtà così com’è, che il figlio di un caro amico che è entrato in graduatoria non si sa come.
Tanto poi postiamo si feisbùc il nostro dissenso, basta questo per non pensare all’illecito compenso.

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