Fin dall’antichità si conoscono i benefici del caldo e del freddo per il trattamento di traumi, contusioni e patologie muscolo-scheletriche. Tuttavia solo in tempi molto recenti è stata studiata e compresa la complessità dell’azione fisiologica di quelle che, oggi, riconosciamo come terapie vere e proprie, dall’efficacia scientificamente dimostrata: la termoterapia e la crioterapia. Vediamo insieme quali sono le applicazioni e le controindicazioni di queste due tipologie di trattamento termico, con il calore e con il freddo.
Azioni a confronto. Sia la termoterapia che la crioterapia facilitano il processo di guarigione dei tessuti, agendo in modo analogo benché opposto:


Entrambe agiscono sul sistema nervoso: il riscaldamento ha effetti sul talamo che porta sollievo immediato, mitigando la sensazione di dolore; il freddo inibisce la trasmissione del segnale di dolore dai nocicettori al cervello, svolgendo così una funzione analgesica.
Applicazioni. Entrambe le terapie sono utili in caso di dolori articolari di varia natura (artrite o artrosi), mialgia dovuti a strappi muscolari, stiramenti, contratture, contusioni, distorsioni. In particolare la termoterapia è indicata per il trattamento della lombalgia (mal di schiena), l’artrosi cervicale e i crampi mestruali. La crioterapia è utile come trattamento di primo soccorso in caso di traumi acuti e contusioni, in particolare i traumi sportivi a carico dei tendini e delle articolazioni.