Rimbalzano i titoli bancari
Incredibile ma vero, partita sotto i peggiori auspici la seduta si è conclusa nel migliore dei modi. Sul fondo Generali dopo l’addio di Greco.
Sveglia shock stamani con Tokyo (-2,4%) che perde oltre due punti percentuali e Shanghai che dopo un inizio debole nella sessione pomeridiana sprofonda letteralmente facendo segnare al fixing un raggelante -6,4%.
L’indice cinese SSE, crollato a 2.750 punti, il livello più basso dal novembre 2014, la seduta negativa della vigilia a Wall Street facevano quindi presagire una giornata di passione per le Borse europee che in effetti partivano in territorio nettamente negativo.
Non era trascorsa nemmeno mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni, però, che sul nostro indice principale avevamo già visto il minimo di giornata perché iniziava un recupero che aveva quasi del miracoloso, in un paio d’ore eravamo in territorio positivo e la chiusura è arrivata nei pressi dei massimi di giornata.
Insomma una cavalcata insperata, protagonisti ancora una volta i titoli del comparto bancario che sono passati dall’inferno al paradiso (con l’eccezione della solita MPS), insomma la Borsa del 2016 continua ad essere all’insegna della volatilità.
La notizia del giorno, anche se non ancora ufficiale, è l’addio di Mario Greco al vertice di Generali (-3,15%) che ovviamente il mercato non ha gradito. Non si conoscono le motivazioni, si parla di un rinnovo chiesto con un certo “anticipo” ed ottenuto con un certo “ritardo”. Qualunque sia la motivazione, tuttavia, il Leone perde una persona importante che non sarà facile da rimpiazzare.
Forte ribasso anche per Banca MPS (-3,03%) che ad inizio seduta non riusciva a far prezzo ed è entrata in contrattazione dopo alcuni minuti facendo segnare un ribasso del 9%, il mantenimento di quota 0,7 euro può esser considerato un segnale incoraggiante, ma ormai il titolo da tempo è nel marasma più totale.
Scende pure Saipem (-1,04%) ed anche in questo caso la chiusura è arrivata molto distante dal minimo di giornata, al fixing il titolo ha fatto segnare 0,6205 euro, ma se calcoliamo il valore dell’azione partendo dai diritti siamo ora a 0,45 euro.
Ma volgiamo ora lo sguardo alla parte alta della classifica dove troviamo sul gradino più alto del podio Ubi Banca (+8,56%), un gran rimbalzo arrivato anche con forti volumi.
A seguire troviamo il Banco Popolare (+6,21%), tenuto il livello di 8 euro il titolo ha terminato ad un soffio da quota 9 euro, quindi completa il podio Fiat Chrysler (+6,13%).
Queste le performances degli altri titoli del comparto bancario : Bper (+5,83%), Unicredit (+3,96%), BpM (+2,54%), Mediobanca (+1,60%) ed Intesa Sanpaolo (+1,36%).
Da sottolineare anche il terzo rialzo nelle ultime quattro sedute di Buzzi Unicem (+4,67%) che supera di slancio quota 14 euro e si proietta verso quotazioni superiori alla media dell’ultimo anno.
Chi non si ferma proprio è Yoox Net-a-Porter (+3,40%) che continua a stupire rimanendosi su livelli d’eccellenza.
E concludiamo citando il rimbalzo di Cnh Ind. (+2,93%), la buona risalita di Poste Italiane (+2,91%), il sesto rialzo nelle ultime sette sedute per Stmicroelectronics (+2,56%) e la tenuta di A2A (+2,55%) che non molla quota 1,05 euro.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro