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Terna, operatore di reti per la trasmissione dell' energia, presenta il piano strategico 2012-2016 presso la sala dei congressi di palazzo mezzanotte piazza degli affari - nella foto palazzo mezzanotte

Da Pukos
TERNA, OPERATORE DI RETI PER LA TRASMISSIONE DELL' ENERGIA, PRESENTA IL PIANO STRATEGICO 2012-2016 PRESSO LA SALA DEI CONGRESSI DI PALAZZO MEZZANOTTE PIAZZA DEGLI AFFARI - NELLA FOTO PALAZZO MEZZANOTTE

Nuovo rimbalzo per Piazza Affari

Titoli che salgono a doppia cifra, titoli che continuano a scendere. Sulla Borsa italiana si mettono fiches come sul tappeto verde di un Casinò.

Si chiude con un buon rimbalzo una settimana davvero altalenante, nonostante le forti perdite della Borsa di Tokyo le Piazze europee sono subito parse ben impostate ed hanno cominciato la seduta in territorio positivo. Dopo un ritracciamento, probabilmente dovuto a vendite “ritardatarie”, sono tornati a salire sospinte dalle ricopertura sul comparto bancario. La scena si ripeteva all’apertura di Wall Street, ma anche in questo caso non durava più di mezz’ora, poi su … sempre più su, senza pause fino al fixing.

Dagli Usa dati macro non troppo confortanti, se infatti le vendite al dettaglio (+0,2%) sono state in linea con le attese, l’indice del Michigan, che ricordiamo monitora la fiducia dei consumatori, è sceso a 90,7 punti, mentre gli economisti si attendevano un rialzo a 92,7 punti.

Nonostante questo anche i listini americani stanno salendo spinti dal settore bancario che guadagna mediamente più di cinque punti percentuali.

E’ un periodo così, occorre rassegnarsi ad una volatilità straordinariamente elevata che necessita di tempo per rientrare nei limiti fisiologici.

Il nostro Ftse Mib (+4,70%), come ormai d’abitudine, amplifica le performances, cinque titoli hanno messo a segno un rialzo a doppia cifra e precisamente: Unicredit (+14,16%), Bper (+11,51%), Banco Popolare (+11,48%), UnipolSai (+11,03%) ed Ubi Banca (+10,35%).

E’ chiaro che per me non risulta affatto agevole “spiegare” una simile volatilità, prendo un esempio per tutti, le performance di questa settimana del titolo Ubi Banca: -10,48%; -8,87%; +7,70%; -12,11% e +10,35% capite bene che non è agevole trovare una logica.

Segnaliamo anche i forti guadagni odierni di BpM (+8,33%), Cnh Ind. (+8,12%), Tenaris (+7,99%), Ferrari (+7,29%) ed Eni (+6,68%).

Ci sono stati tre titoli, però, che hanno terminato la seduta con un ribasso, si tratta di Buzzi Unicem (-1,39%), e delle “solite” Banca MPS (-5,20%) e Saipem (-5,37%). Ovviamente questi ultimi due titoli meritano un discorso a parte. D’accordo che hanno avuto problemi, ma il mercato si sta comportando nei loro confronti in una maniera “strana”.

Per quanto riguarda Saipem si può obiettare che l’aumento di capitale non è stato interamente sottoscritto, ma l’87,8% sì, e non mi sembra poco! Rimango convinto che se i diritti d’opzione che verranno offerti in blocco lunedì prossimo non dovessero trovare un compratore saranno comunque collocati nelle sedute successive.

Per quanto riguarda poi Banca MPS la valutazione dell’azione a 0,4592 euro, con la quale ha concluso l’odierna seduta, mi sembra davvero risibile, il titolo lo scorso 21 gennaio aveva già avuto un rimbalzo del 43%, quindi potrebbe ripetersi qualcosa di analogo.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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