Terni, ora di religione ripensarla per una scuola plurale

Creato il 19 marzo 2013 da Appnetwork

Gli alunni che preferiscono uscire dalle classi al momento dell’ora di religione superano mediamente il 10% del totale e sono oltre il 12% in Umbria. È uno degli elementi che emergono dall’ultimo rapporto della Conferenza Episcopale Italiana e che sarà analizzato nel corso della tavola rotonda, “L’ora di religione. Ripensarla per una scuola plurale”, che si terrà domani, mercoledì 20 marzo, a Terni, dalle ore 10 alle 14, all’Archivio di Stato (via Cavour 28). L’iniziativa rientra  nell’ambito del progetto sul dialogo interreligioso che, supportato dalla Regione Umbria, sta realizzando “Aliseicoop” in collaborazione con il Dipartimento Uomo e Territorio dell’Università di Perugia, con un finanziamento del Fondo europeo per l’integrazione (“Fei”) dell’Unione europea e del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno.

Il fenomeno della “fuga” dall’ora di religione, sottolineano gli organizzatori della tavola rotonda, coinvolge gli studenti italiani ed immigrati, in particolare di scuole professionali ma anche di licei. Questi studenti non si avvalgono dell’ora di religione, scegliendo o l’uscita dalla scuola oppure attività didattiche alternative che spesso è difficile organizzare per diverse ragioni, non ultime quelle finanziarie.

Prendendo spunto da questi dati e da una specifica indagine condotta in un campione di classi di una scuola del Ternano, nonché da incontri con famiglie, insegnanti e studenti, i partecipanti alla tavola rotonda “si interrogheranno sulla dimensione del fenomeno e sulle sue motivazioni, ma in particolare valuteranno alcune proposte per una ‘ora alternativa’ che risponda alle esigenze di una società ormai multiculturale e di fatto alla presenza nelle classi di giovani immigrati che insieme ai loro coetanei italiani devono necessariamente costruire una comune cittadinanza”.

Alla tavola rotonda parteciperanno esperti, docenti, dirigenti scolastici, responsabili di comunità religiose, studenti italiani ed immigrati, amministratori e rappresentanti di comunità immigrate e del Terzo settore. L’iniziativa è “parte integrante di un percorso di riflessione e dialogo che vuole offrire occasioni di approfondimento sulla società plurale che è ormai diventata l’Umbria e il Paese nel suo complesso e stimolare conoscenza, partecipazione, scambi e proposte su problemi inediti con i quali è necessario confrontarsi”.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :