Terra madre

Terra madre

10 settembre 2013 di lelemastroleo

di Lele Mastroleo

©Gianfranco Budano: Tramonto salentino

…sono seduto sopra un sasso, su quest’isola del niente e canto il mio riposo.
son ripartiti tutti oramai, lasciato la zavorra sugli scogli e son tornati sui monti.
mi han lasciato un arrivederci e un addio, un “aspettami che torno”,
mi han lasciato una nuvola da colorare col rimpianto,
mi han lasciato un cielo da reinventare e un sogno di bimbo.
c’è chi ha riposto il fiasco vuoto sul limitare di una vecchia chiesa,
chi è salito sul primo treno della notte e baciato in fretta i figli
e una madre ferma in sala d’aspetto per il peso del pianto,
c’è chi ha venduto il pezzo di terra accanto al pozzo,
chi ha scambiato il futuro con la luce azzurra delle luminarie.
son seduto sulla collina della selva e da qui vedo passare le nuvole verso nord,
da qui vedo scorrere tutto il sangue di chi non sa aspettare,
di chi è costretto a mescolare la calce viva con le lacrime.
di chi cammina sui parapetti di una casa di tufo per quattro lire
e una scala affacciata sul lato buffo della luna.
da qui vedo il mare e il suo scorrere di sguincio verso terra,
che tracanna il futuro tutto d’un fiato, come un ubriaco di sera in osteria…