Terra rossa, quella salentina,
dove l’amor si abbarbica
nel profondo, come edere a
reconditi anfratti.
Volteggia Pan con Elfi celioni,
sulle brune zolle, pregne d’humus ferroso
e dal vomero aperte ad accoglier
la semenza che mai delude
nel raccolto atteso.
Terra unica e ubertosa, par resa
più feconda dal taurino sangue
Di vittime immolate
Sulle are di nostrani dei.
Terra incastonata tra chiaroscuri sassi
Di muri a secco per inanellar
Quei campi che la luce del sole
Nutre e il paesaggio tinge
di quei colori macchiaioli e forti
propri delle nostre rurali contrade.