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“Terraferma”

Creato il 14 settembre 2011 da Cinemaleo

“Terraferma”

2011: Terraferma di Emanuele Crialese

 uscita italia: 7 settembre 2011  

 

“Terraferma”
“Terraferma”

Ambientato nell’isola vulcanica di Linosa, delle Pelagie, nel canale di Sicilia, a 48 chilometri a Nord Est di Lampedusa, un film che fa onore a chi l’ha prodotto e a chi lo ha realizzato.

Vi era il sospetto che il film fosse stato premiato a Venezia per consolare il cinema italiano a digiuno di riconoscimenti da vario tempo o per le pressioni esercitate dalla Rai, qui in veste di produttrice. Va detto subito invece che Terraferma ha strameritato il premio della Giuria. Uno dei film più seri e profondi che la nostra cinematografia ci abbia offerto ultimamente, un potente affresco di una dramma attualissimo e insieme un sincero e partecipato ritratto di un’umanità mirabilmente delineata, con le sue ombre, i suoi dubbi, le sue fragilità, le sue paure, le sue diffidenze… i suoi slanci di nobiltà. Emanuele Crialese, di cui ricordiamo ancora il bellissimo Nuovomondo, non ha deluso le aspettative e ci ha regalato un prodotto visivamente splendido e dal contenuto encomiabile da tutti i punti di vista.

Un intero cast da plauso, dai protagonisti alla più umile delle comparse (cosa non usuale nel nostro cinema), arricchisce un film che coinvolge ed emoziona come pochi.

Ultimo merito (e non il meno importante) di Terraferma è di essere finalmente un film italiano che non ci fa vergognare d’essere Italiani, anzi…

Giusto l’entusiasmo della maggioranza della critica:

“…racconta gli sbarchi visti con occhi dei pescatori siciliani, che si ritrovano braccia avvinghiate alle loro barche, come proboscidi nere spuntate da un film dell’orrore (meravigliosa scena). Un film importante Terraferma anche se uno solo degli spettatori uscirà dalla sala guardando un immigrato in maniera diversa” (Il Sole 24 ore), “Crialese ha creato un dramma appassionante non solo su una società tradizionale in crisi e sul forte tema dell’immigrazione, ma anche sui singoli che si trovano ad affrontare scelte morali di carattere universale. Come sempre ha la capacità di lavorare in modo abile con un cast professionale ben amalgamato a un cast non professionale” (New York Times), “Una storia abilmente raccontata, che mescola tenerezza, commedia e tensioni di famiglia sullo sfondo di un problema politico molto serio” (Telegraph), “Crialese si muove… in un terreno insidioso e, mettendo in campo argomenti di scottante attualità, riesce sapientemente ad evitare le trappole del mero buonismo e del manifesto solidale. Terraferma risulta un’opera convincente e matura; uno sguardo ampio, lucido e partecipe su una realtà che ci appartiene, da qualsiasi «isola» essa provenga” (Cultframe.com), Rigoroso nella forma e nell’esecuzione, un dramma poetico che risponde alle grandi domande sul mondo” (MyMovies), “Questo è Terraferma: il racconto di una famiglia di pescatori e di tutta un’isola – e insieme di un Paese intero, il nostro – che si trovano a scegliere tra la fedeltà alla propria coscienza e alla propria storia antica e la resa alla nuova volgarità che tutto riduce a frastuono televisivo” (L’Espresso).

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