Torre Alba è la nuova sede dell’assessorato al Turismo del Comune di Terrasini. Un punto di riferimento e di contatto per gli ospiti che trascorreranno le loro vacanze estive nella località a pochi chilometri da Palermo e dall’aeroporto Falcone Borsellino. Un luogo di aggregazione che ospiterà, fra l’altro, una sezione distaccata della Biblioteca comunale “Claudio Catalfio”, con un’intera sala dedicata alla narrativa siciliana e un’emeroteca. Inizialmente sarà possibile consultare liberamente la raccolta del Giornale di Sicilia e di Repubblica, e si punta ad incrementare l’offerta con nuove acquisizioni, anche in digitale.
Torre Alba, sul Lungomare Peppino Impastato, faceva parte del sistema di Torri costiere della Sicilia e fu costruita alla fine del ‘500. Per anni il sito è stato al centro di una querelle con dei privati. Nel 2000 il regista Marco Tullio Giordana vi girò alcune scene del film “I cento passi” immaginando che quello fosse il posto della Comune di Villa Fassini e vi fece dipingere all’interno alcuni disegni uguali a quelli che gli hippies avevano fatto nella loro sede originaria.
“Con la destinazione di questo prestigioso sito come sede dell’assessorato al Turismo – afferma l’avv. Massimo Cucinella, sindaco di Terrasini – abbiamo voluto riaffermare la volontà dell’Amministrazione comunale di evidenziare i concetti di ospitalità e accoglienza come un bene primario per la ripresa del turismo terrasinese e il suo riposizionamento nel panorama turistico internazionale programmato nel prossimo triennio”.
“Con ‘Terrasini la costa del sorriso’ – aggiunge Carlo Favazza, vice sindaco e assessore al Turismo – voltiamo pagina e puntiamo su un progetto ampiamente condiviso in cui tutti gli operatori turistici, economici e culturali diventano soggetti attivi del rilancio della città”.
Non a caso, proprio per sottolineare questa volontà di cambiamento complessiva, l’intera Amministrazione comunale, con il sindaco in testa, insieme alle associazioni volontarie della società civile, si sono ritrovate ieri sulla spiaggia della Praiola per ripulirla e inviare nel contempo il messaggio secondo cui “non sporcare è più facile che ripulire”.