Terrasini: Intitolazione via a Rosario La Duca e presentazione libro “La Toponomastica antica di Terrasini-Favarotta”
Terrasini, 1 ottobre 2010
ore 16.00
INTITOLAZIONE DELLA VIA
Rosario La Duca*
Nei pressi della Piscina Comunale
______ . ______
ore 17.00
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“La toponomastica antica di Terrasini-Favarotta”
di Adriano Catalfio e Rosario La Duca
Palazzo d’Aumale
Sala Conferenze
Lungomare Peppino Impastato
PROGRAMMA
Ore 16.00 Cerimonia di intitolazione della Via Rosario La Duca
- Intervento del Sindaco di Terrasini, dott. Girolamo Consiglio
- Benedizione dell’Arcivescovo Mons. Luigi Bommarito
Ore 17.00 Presentazione del volume:
“La toponomastica antica di Terrasini-Favarotta”
di Adriano Catalfio e Rosario La Duca
Interventi:
- Dott. Girolamo Consiglio Sindaco del Comune di Terrasini
- Sig. Roberto Conigliaro Assessore ai Beni Culturali del Comune di Terrasini
- Dott.ssa Maria Emanuela Palmisano Direttrice del Museo Regionale di Storia Naturale e Mostra permanente del Carretto Siciliano
- Prof. Francesco Armetta Facoltà Teologica di Sicilia, curatore del volume
- Prof. Don Rosario La Delfa, Preside della Facoltà Teologica di Sicilia
- Padre Cosimo Scordato, Facoltà Teologica di Sicilia
- Prof. Giovanni Ruffino, Università di Palermo
Testimonianza di:
- Arch. Damiano Zerilli
Coordina il Prof. Adalberto Magnelli
- (Rosario La Duca (1923 -2008), ingegnere e docente universitario, noto studioso palermitano, ha al suo attivo numerosi scritti nei quali mostra di sapere bene utilizzare le fonti e gli studi sulla Sicilia e soprattutto sulla città di Palermo).
“Ho avuto il di conoscere personalmente il Prof. Rosario La Duca e di apprezzarne la sua profonda cultura – scrive il sindaco Girolamo Consiglio in una nota di presentazione del libro – . Aveva comprato casa a Terrasini, dove all’inizio trascorreva tutti i fine settimana e solo la domenica negli ultimi tempi. Terrasini era diventata la sua seconda città dopo Palermo. Passeggiare per le vie di Terrasini non era soltanto un momento di svago ma anche un modo per conoscere luoghi e persone, per raccontarne la storia. E lui, che terrasinese non era se non di adozione, parlava a noi terrasinesi delle origini del paese, del significato dei toponimi presenti nelle vie e nelle contrade con il rigore dello studioso, portando riferimenti storici e bibliografici ben precisi. Molto spesso l’attenzione del professore era rivolta ai cambiamenti che la toponomastica aveva subito nel tempo, cosa che criticava fortemente perché per lui cambiare nome ad una via o ad una piazza era come cancellare un pezzo della storia della città”.
Terrasini, 28/9/2010